Il caso

Elisa Claps: scritta sul muro della Trinità, arriva la condanna di Libera e don Cozzi

Secondo don Marcello Cozzi, «non c'è nulla che può mai giustificare atteggiamenti, parole, espressioni o pensieri così carichi di violenza»

POTENZA - Libera Basilicata, in una nota, ha condannato «fortemente» la scritta ("assassini") apparsa ieri mattina a Potenza su un muro della chiesa della Santissima Trinità, nel cui sottotetto - il 17 marzo 2010 - fu trovato il cadavere di Elisa Claps.

Potenza, la scritta «assassini» sul muro della chiesa-tomba di Elisa Claps

Libera ha anche detto di confidare «che si possa in qualche modo arrivare a scoprire l’autore o gli autori di un simile gesto. Tali gesti - è scritto nella nota - non fanno bene a chi, a cominciare dalla famiglia di Elisa, da anni sta chiedendo una riconciliazione nel nome del rispetto e della verità».

Secondo don Marcello Cozzi, «non c'è nulla che può mai giustificare atteggiamenti, parole, espressioni o pensieri così carichi di violenza. Leggo i diari di Elisa - ha concluso don Cozzi - e vedo con tristezza come siamo lontani dalla sua solarità».

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