In Basilicata

Pignola, un’onda rosa per sostenere la ricerca contro i tumori

Veronica D’Andrea

L'obiettivo è promuovere la prevenzione e la ricerca dei tumori femminili, un problema di salute che coinvolge molte donne in Italia e nel mondo

PIGNOLA - Ieri, le strade di Pignola si sono tinte di rosa mentre migliaia di persone si sono unite alla «#PittarossoPinkParade 2023» di Milano, un evento organizzato annualmente dalla Fondazione Veronesi in collaborazione con PittaRosso. L’obiettivo di questa iniziativa, giunta ormai alla sua decima edizione, è promuovere la prevenzione e la ricerca dei tumori femminili, un problema di salute che coinvolge molte donne in Italia e nel mondo.

La camminata di 5 chilometri si è svolta, come evento diffuso, contemporaneamente in molte città italiane, con migliaia di partecipanti che hanno indossato con orgoglio la maglietta rosa simbolo della causa. Potenza non è stata da meno, con una partecipazione entusiasta da parte della comunità locale. Le strade del paese lucano si sono riempite di energia positiva e di solidarietà, mentre le maratonete e le donne di tutte le età si sono unite per correre insieme, camminare e sostenere così la ricerca. Nel corso degli ultimi anni, l’incidenza dei tumori femminili, che includono il cancro al seno, il cancro ovarico e altri tipi di tumori ginecologici, è aumentata in modo preoccupante in Basilicata mettendo a dura prova il sistema sanitario regionale.

Parlando dell’importanza della «#PittarossoPinkParade», Anna Lonato, una delle promotrici e sostenitrici dell’evento su Potenza, ha sostenuto che «la prevenzione è la nostra arma più potente nella lotta contro i tumori femminili e la “camminata rosa” è un modo per mettere in luce questo messaggio e coinvolgere quante più persone possibili». «Anche parlarne e condividere le proprie esperienze può aiutare e salvare vite. Io ho scoperto e curato il mio cancro 7 anni fa proprio grazie allo Ieo di Milano e vorrei lanciare il messaggio che insieme il percorso più arduo può diventare anche più leggero» spiega Lonato.

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