Nel Potentino

Maltempo, il Basento «ingrossato» fa paura

Sandro Maiorella

Capoluogo sotto l’acqua. Segni di cedimento in via Acerenza: definito l’intervento per risanare la zona

POTENZA - «Tutto sommato la situazione al momento è sotto controllo». A parlare è Pino Brindisi, responsabile della Protezione Civile del Comune di Potenza, impegnato in queste ore a gestire gli interventi legati al questa lunga ondata di maltempo che ha colpito un po’ tutte le regioni del paese. Piogge abbondanti, vento forte, hanno messo in crisi il capoluogo di regione con allagamenti, piccoli smottamenti, strade interrotte e qualche albero caduto. «Soprattutto nella giornata di lunedì - ha spiegato Brindisi - nella zona di Rio Freddo, dove è stato chiuso un tratto di strada, in Via dei Mille ma anche sul perimetro del Parco Fluviale, abbiamo avuto molte criticità. Le abbondanti precipitazioni hanno fatto rompere gli argini al Basento in diversi punti e dunque è stato necessario la messa in sicurezza delle aree coinvolte invase da acqua, fango e detriti». La tregua momentanea dalla pioggia nella giornata di ieri ha permesso di fare un primo bilancio della situazione ma la soglia di attenzione resta alta. Le previsioni per i prossimi giorni non sono delle migliori, si attende un peggioramento con la pioggia che dovrebbe cadere ancora abbondante per cui fiumi e torrenti restano osservati speciali.

Altra questione sulla quale c’è la massima attenzione è quella legata al dissesto idrogeologico anche nel territorio comunale. In particolare riguardo lo smottamento franoso che si è verificato alcuni mesi fa in Via Raffaele Acerenza per il quale in queste ore è stato definita la nomina del Responsabile Unico del Procedimento per l’intervento di risanamento del tratto danneggiato. Le piogge di queste ore hanno alzato la soglia d’allarme ed il monitoraggio, anche in questo caso, è continuo «Dai sopralluoghi effettuati -ha spiegato il vice sindaco, nonchè assessore ai Lavori Pubblici, Michele Napoli - è emerso che il tratto di strada interessato dal dissesto, si sviluppa con una sezione a mezza costa. La porzione in riporto ha subito un rilassamento laterale ed una mobilizzazione lungo la scarpata di valle, che ha comportato un parziale svuotamento di materiale al di sotto della sede stradale e del cordolo laterale sul quale poggia la ringhiera di protezione». Una situazione dunque, piuttosto critica resa ncira più pericolosa dalla pioggia abbondante di queste ore. Ma quali gli interventi previsti? «Per la sistemazione della sede stradale - ha continuato Napoli - si provvederà alla rimozione del manto stradale, allo spostamento delle canalizzazioni di energia elettrica che alimenta i pali della pubblica illuminazione e alla realizzazione di una paratia collegata superiormente da una trave di fondazione dello spessore di 50 cm che sarà utilizzata come marciapiede. A valle, invece, la scarpata sarà protetta dall’erosione con una geostuoia, cioè una rete sintetica che ne favorirà il rinverdimento e la stabilizzazione del pendio». .

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