ricorrenza
1 Maggio, vescovo Potenza: «Rimettere al centro la questione Sud»
Il messaggio in vista della manifestazione nazionale
POTENZA - La manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil in programma a Potenza il Primo Maggio «assuma anche il significato di una ritrovata centralità della questione-Sud nel dibattito pubblico, come questione nazionale ed europea, dopo decenni di confinamento a problema locale, al più regionale». E’ l’auspicio contenuto nel messaggio dell’arcivescovo di Potenza e presidente della Conferenza episcopale della Basilicata, monsignor Salvatore Ligorio.
«Il Sud ha bisogno - ha aggiunto Ligorio - di impegni che vadano ben oltre il tradizionale, generico e vago appello per 'nuovi posti di lavorò. Servono progetti concreti, aziende innovative e il sindacato può svolgere su questo un ruolo determinante - e soprattutto una politica nazionale che assecondi la vocazione naturale verso il Mediterraneo, il mare che è necessario esca finalmente dalla retorica e diventi anche per l’Italia una opportunità di sviluppo per i nuovi ed enormi traffici internazionali che si vanno sempre più intensificando. Ma la Chiesa - ha proseguito l’arcivescovo di Potenza - è largamente consapevole che è divenuta indispensabile anche una svolta nella politica locale, che si traduca in giustizia sociale, certezza del diritto amministrativo, e lo sradicamento della malapianta del clientelismo diffuso, che gli studiosi chiamano eufemisticamente 'intermediazione anomala', ma che di fatto emargina i più poveri di 'relazioni giuste', che spesso sono anche i più capaci».
La comunità cristiana della diocesi di Potenza, «sicura di interpretare tutte le chiese consorelle del Sud, fa sue le parole del Papa, del settembre scorso a Napoli: 'La Chiesa deve predicare la speranza, ma parlare di speranza significa guardare avanti e costruirla, perché il mondo così come è non ci piace'. Pertanto - ha concluso monsignor Ligorio - continuerà a parlare e a pungolare le amministrazioni pubbliche, perché la profezia, nel nome del Vangelo, è la trasmissione della parola di Dio in contrapposizione ad ogni logica di potere».