viabilità
Tra Regione Basilicata e Provincia Potenza, è scontro sul piano-strade
E sul Giro d’Italia si rischia di non fare in tempo per i lavori. Doveva essere un incontro chiarificatore quello di ieri, ma restano le distanze
POTENZA - È in atto uno scontro istituzionale tra Regione e Provincia di Potenza. Il tema è quello della rete viaria che comprende le strade provinciali e quelle «di nessuno», lingue d’asfalto di proprietà di enti e consorzi, spesso stritolati da debiti o dismessi. Sono arterie abbandonate nel degrado, prive di manutenzione da mesi, se non anni, che rendono complicati i collegamenti e costituiscono un pericolo per gli automobilisti. Al pari di altre strade che, pur avendo un proprietario (la Provincia) presentano non pochi problemi di percorribilità. Perché il tema è sempre lo stesso: i fondi non bastano mai. Regione e Provincia «muro contro muro»: tutto nasce dal fatto che l’assessore regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, dopo aver acquisito dalla stessa Provincia la programmazione degli interventi di manutenzione delle strade (circa 11,5 milioni di fondi ministeriali) da inoltrare al Ministero, ha deciso di modificare le schede nelle quali si indicavano le arterie interessate dai lavori per inserirne altre, alcune delle quali non di competenza della Provincia. Vicenda che è stata segnalata in Parlamento dall’on. Arnaldo Lomuti (M5S).
In questa «babele» tra gli enti s’inseriscono altre due questioni: la manutenzione delle strade interessate dal Giro d’Italia (la tappa lucana è in programma il 9 maggio e toccherà diversi comuni del Vulture Melfese, partendo da Venosa) e la «provincializzazione» della San Fele-Rapone. Il presidente della Provincia, Christian Giordano, ha subito messo le cose in chiaro: per intervenire sulle strade del Giro c’è bisogno di un plafond extra rispetto ai fondi ministeriali già impegnati. Di qui l’annuncio del governatore Vito Bardi sullo stanziamento di 2 milioni di euro ad hoc per la Provincia. Che, però, non ha ancora ricevuto il quantum e non può partire con i lavori. Il tempo stringe e la carovana rosa è dietro l’angolo (manca poco più di un mese).
Quanto alla San Fele-Rapone, ricordiamo che la competenza era dell’Eipli, l’Ente per lo sviluppo dell’Irrigazione e la trasformazione fondiaria. Travolto dai debiti e da una situazione perennemente al limite del collasso, la società ha da tempo «abdicato» al suo ruolo di manutentore della strada. La si vorrebbe affidare alla Provincia anche perché parte di essa coincide con l’accesso alle cascate di San Fele, una delle attrazioni turistiche più gettonate di Basilicata. Della serie: si può far tutto, ma servono i soldi. La richiesta ha riecheggiato anche ieri nel corso di un vertice convocato all’Assessorato regionale alle Infrastrutture che si è concluso senza un riavvicinamento tra le parti. Distanze che sembrano incolmabili: «Siamo pronti ad assumere la responsabilità di nuove strade - sottolinea Giordano - purché la Regione metta a disposizione un nuovo fondo. Solo allora potremmo fare una stima degli interventi da fare e avviare l’iter di acquisizione al patrimonio, un percorso che comprende il coinvolgimento del consiglio provinciale».
Quanto all’assetto degli interventi messo a punto tenendo conto delle priorità segnalate dagli uffici competenti e che l’assessore Merra ha ritenuto di rimodulare, Giordano spiega che nelle schede modificate appaiono anche strade non provinciali, «rendendo impossibile l’utilizzo dei fondi, se non mediante una violazione delle norme».