IL CASO

In via Stigliani a Potenza: «Noi, condannati ad acqua e liquami»

Giovanna Laguardia (foto Tony Vece)

Dopo ogni pioggia gli allagamenti sistematici e i rigurgiti maleodoranti dalla fognatura . La denuncia dei residenti a piano terra

POTENZA - Allagamenti sistematici dopo ogni pioggia. Nella migliore delle ipotesi. In caso di bombe d’acqua, poi, i rigurgiti maleodoranti dalla fognatura direttamente nel water di casa sono assicurati. È quanto denunciano gli abitanti del piano terra delle palazzine di via Stigliani, costruite all’indomani del terremoto del 1980. Una situazione non più tollerabile. Per questo i signori Anna Tolve, Leonardo Giuzio e Michele Pastore hanno chiesto l’aiuto della Gazzetta. «È successo anche due giorni fa - raccontano - quando ha piovuto. Come ogni volta. la conduttura principale non ce la fa a smaltire l’acqua e si riversa tutto davanti alle nostre case. Se la pioggia è particolarmente abbondante straborda proprio la fogna, con tutto quel che ne consegue. Viviamo nel terrore anche di prenderci due giorni di vacanza, perché in caso di pioggia non sappiamo cosa potremmo trovare al rientro».

Il problema, secondo quanto denunciato dai cittadini, è che le loro case sono collegate ad una condotta fognaria principale che riceve anche le acque di scarico delle abitazioni nel frattempo sorte a monte, ma anche tutte le acque piovane provenienti da contrada Serra, in quanto il tombino principale si trova proprio su una linea di compluvio. Questo provoca continuamente allagamenti e rigurgiti fognari. Sulla strada, tra l’altro, si notano segni di cedimento sull’asfalto. Il caso era stato già segnalato al Comune e ad Acquedotto Lucano e circa un anno fa era stata individuata anche una soluzione. «Come Comune - spiega Giuseppe Pernice, allora assessore comunale alla viabilità - abbiamo provveduto a rialzare il muretto in corrispondenza della grata di collettamento a bordo strada e anche il muretto in corrispondenza della conduttura principale. Avevo avviato una interlocuzione con Acquedotto Lucano ed era stata trovata una soluzione possibile, ovvero il ripristino della conduttura principale, che in molti punti è risultata rotta oppure occlusa, insieme ad un programma di manutenzione regolare delle cunette e delle caditoie. Purtroppo non siamo mai arrivati ad un accordo scritto e mi duole dire che oggi tutto sembra essere caduto nel dimenticatoio. Ma è un problema che va risolto, perché ne va della dignità e della qualità della vita di 55 famiglie che abitano in questo condominio».

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