Piano della solidarietà
Guerra in Ucraina, nel Potentino accolti 82 profughi: 44 sono minorenni
La Prefettura distribuirà un vademecum con indicazioni per soggiorno e assistenza. Sono 40 i Comuni che hanno manifestato la disponibilità a sottoscrivere i protocolli di accoglienza
POTENZA - «Benvenuti in Italia»: la Prefettura di Potenza distribuirà un vademecum, anche sull'assistenza sanitaria, agli 82 profughi ucraini (26 maschi e 56 femmine, di cui 38 maggiorenni e 44 minorenni) dislocati in 13 comuni della provincia. Il dato è stato fornito dal prefetto di Potenza, Michele Campanaro, a margine della riunione del Centro di coordinamento soccorsi (Ccs) che si è riunito stamani nella Prefettura del capoluogo lucano. Al tavolo hanno partecipato anche i rappresentanti della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza, delle forze dell’ordine, della Protezione civile, dell’Asp (l'Azienda sanitaria di Potenza), della Croce Rossa Italiana, del Tribunale per i Minorenni, della Direzione scolastica provinciale e del Centro servizi al volontariato di Basilicata.
In riferimento ai protocolli, Campanaro ha sottolineato che «allo stato, le misure sanitarie consistono principalmente in tamponi e ci stiamo organizzando con il sistema sanitario l'accoglienza e la profilassi sanitaria». Al Ccs hanno partecipato anche diversi amministratori locali: «Alla data di ieri - ha spiegato il prefetto - sono circa 40 i Comuni che hanno manifestato la disponibilità di sottoscrivere dei protocolli. Quella che abbiamo messo in campo al momento è una primissima accoglienza che è strutturata prevalentemente con il contributo di associazioni e famiglie. Stiamo provvedendo - ha aggiunto - ad un organizzare strutturata per l’accoglienza che deve passare attraverso la rete dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) e dei Sistema di accoglienza integrata (Sai). La Regione Basilicata - ha concluso Campanaro - sta lavorando per programmare un sistema di primissima accoglienza in un hub regionale nella zona di Tito (Potenza)».