Istruzione
Basilicata, l'Università rilancia con l'orientamento digitale
Non potendolo svolgere in presenza, l'offerta formativa presentata tutta online
La pandemia ha condizionato il presente degli studenti, ma rischia di condizionarne anche il loro futuro. Da lunedì si dovrebbe tornare in classe a fare lezione. Ma due anni di “non scuola” peseranno sulle scelte post maturità. Tra stop and go a essere penalizzato è anche l’orientamento con tutta quella serie di attività e incontri dedicati alla scelta universitaria rendendo più difficile la decisione sul proprio futuro. E davanti al caos di un’offerta varia e complessa, gli studenti dovranno adeguarsi e trovarsi di fronte a un “Caos” virtuale. Non solo un gioco di parole perché il Caos, Centro di Ateneo Orientamento Studenti dell’Università della Basilicata, quest’anno non potrà organizzare i consueti Open day, aprendo le porte delle sue aule e dei suoi laboratori agli studenti per un confronto diretto con il mondo accademico. Una sfida online è quella che lancia l’ateneo lucano.
«Il Digital open day, un mini portale sul sito di Unibas - spiega Ada Braghieri, direttrice del Caos - sul quale presenteremo l’offerta formativa di un ateneo in lieve crescita che conta oltre 6 mila iscritti, il 25% di fuori regione, 4 Dipartimenti e 2 Scuole, oltre a Mater e Dottorati di ricerca. Si parte con tre incontri, il 10-12 e 13 maggio, della durata di non oltre 40 minuti, nelle prime ore pomeridiane, fruibili attraverso i canali social di ateneo (Facebook, YouTube, Instagram)».
L’iniziativa nasce per fornire una presentazione chiara e diretta delle attività interdisciplinari che stanno alla base dell’articolazione dell’offerta formativa e delle conoscenze e competenze ottenibili attraverso i diversi corsi di studio e delle successive possibilità lavorative. «Il nostro punto di forza - sottolinea Braghieri - è nello slogan scelto. “Unibas: vicini per andare lontano” che racchiude lo spirito di un piccolo ateneo a misura di studenti. Non sono considerati semplici numeri e per loro, la buona qualità della didattica, unita al sentirsi accolti, e all’ottimo rapporto studente-docente, riconosciuto anche da Alma Laurea, è sicuramente un valore aggiunto, per andare lontano, guardando avanti e al futuro».
Non si procederà con la presentazione dei singoli corsi, ma «seguendo un “fil rouge” che lega tutte le tematiche: umanistiche, sociali, scientifiche e tecniche per costruire il proprio sapere. Successivamente - spiega Braghieri - si potrà colloquiare con i professori attraverso stanze virtuali per i singoli corsi di studio. L’obiettivo è di implementare i social attivando un dialogo con l’esterno anche attraverso i nostri universitari che interverranno per raccontare la loro esperienza diretta in ateneo, cui si potrà aggiungerà anche quella dei nostri laureati».
Non avrà certo bisogno di presentazione il corso di laurea di Medicina dell’Università della Basilicata, il cui iter è in via di definizione. Sicuramente un importante attrattore per l’ateneo lucano, che tra i motivi di scelta, ha anche il vantaggio di essere tra quelli con le tasse universitarie tra le più basse. «E anche se la modalità di didattica online, in un certo senso ha accorciato le distanze, la scelta dell’Università della Basilicata, che ora ha aperto alla didattica mista - continua la direttrice del Caos - potrà fare la differenza, andando incontro alle famiglie che non possono permettersi per motivi economici di mandare i loro figli a studiare fuori. Quanto alla didattica a distanza, superata la pandemia, potrebbe anche diventare una risorsa da replicare per gli studenti lavoratori o per quanti non abbiano la possibilità di seguire una lezione in presenza».
Del resto si può andare lontano anche rimanendo in un piccolo Ateneo del Sud che ha le sue eccellenze, come Ingegneria, Architettura, ma che l’area umanistica, scientifica ed economica offrono buoni sbocchi professionali. «Da non sottovalutare - conclude Braghieri - l’impegno dell’ateneo in quella che è definita la terza missione, come interazione tra società e territorio di riferimento».