POTENZA - «Tutte le Procure regionali e, tra queste, quella della Basilicata, hanno dovuto gestire sul piano organizzativo, in assoluta solitudine istituzionale, l’emergenza epidemiologica, evolutasi in tempi brevi in pandemia». Lo ha detto, il Procuratore regionale della Basilicata della Corte dei Conti, Vittorio Raeli, nella sua relazione letta stamani durante l'inaugurazione dell’anno giudiziario che si è svolta on line.
In relazione alle attività svolte nel corso della pandemia, ha ricordato che un’altra «misura organizzativa che è sembrato necessario adottare per far fronte alle vertenze aperte nel 2020, e da aprire, in relazione alle ipotesi di danno erariale connesse alla gestione dei fondi pubblici stanziati per l'emergenza epidemiologica da Covid-19, è stata quella di creare all’interno della Procura un apposito settore denominato «Servizio Covid-19», utilizzando le risorse di personale presenti in organico, invero insufficiente, al fine di coordinare le istruttorie assegnate ai vari magistrati ed in modo da evitare che la mano destra non sappia quello che fa la mano sinistra; assicurando, altresì, tempi rapidi per lo svolgimento delle relative indagini».
I DATI - Nel 2020 la Corte dei Conti della Basilicata ha registrato un decremento delle denunce di danno, che hanno portato a 448 procedimenti (rispetto ai 748 del 2019, e a i 704 del 2018). Lo ha detto, nella sua relazione, il Procuratore regionale della Basilicata della Corte dei Conti, Vittorio Raeli, nel corso della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario che si è svolta stamani, a Potenza, in videoconferenza.
Le segnalazioni provenienti dall’Autorità giudiziaria «sono in netto calo» (86) rispetto al 2019 ( 496), «non così, invece, per le denunce da cittadini o associazioni (148 nel 2020 rispetto alle 78 del 2019) e dalle amministrazioni pubbliche (200 nel 2020 rispetto alle 172 del 2019). Per quanto riguarda la diminuzione (-83%) delle segnalazioni dell’autorità giudiziaria ordinaria «vi è da dire che ciò è dovuto ragionevolmente - secondo Raeli - a cause ricollegabili principalmente agli effetti dell’emergenza epidemiologica in atto sull'attività giudiziaria, che hanno contribuito a rallentare non poco la stessa».
L’incremento (+ 89%) delle denunce dei cittadini e delle associazioni «si presta, invece, ad essere commentato favorevolmente, in quanto il dato indica la fiducia dell’opinione pubblica nella magistratura contabile requirente. Segno, questo - ha aggiunto - dell’accresciuta 'visibilità' della stessa sui mass-media regionali e nazionali, che è indubbiamente il portato della rilevanza all’esterno del lavoro svolto nel 2020 dalla Procura regionale». Le denunce delle amministrazioni pubbliche sono in sensibile aumento (+19%) rispetto al 2019. La diminuzione delle istruttorie aperte «si giustifica in considerazione del numero, in aumento, delle archiviazioni, e del decremento delle segnalazioni provenienti dall’Autorità giudiziaria».
Nel 2020 risulta infine una diminuzione (-44%) delle deleghe di indagini assegnate al Drappello della Guardia di Finanza (21 a fronte di 37 nel 2019) "sebbene - ha concluso Raeli - sia considerevolmente aumentato (+81%) il numero di indagini delegate (59) rispetto a quelle pendenti (21) al 31 dicembre 2019».