Il bollettino regionale
Coronavirus Basilicata, 268 positivi su 1826 tamponi. Nel weekend 16 i morti. Calo nelle terapie intensive
Sono 179 le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane
POTENZA - Continua la seconda ondata di contagi da Covid 19 in Basilicata: la task force regionale ha comunicato che ieri, 23 novembre, sono stati processati 1.826 tamponi, di cui 268 (e fra questi 256 residenti in Basilicata) sono risultati positivi.
Un ricoverato in meno rispetto a ieri e quattro pazienti in meno in terapia intensiva: due piccoli dati che accendono una luce di speranza nella regione dove, secondo i dati della task force regionale, oggi i ricoverati negli ospedali per il covid sono 179 (ieri erano 180) e nelle terapie intensive sono curati 19 malati (ieri erano 23).
Sono stati ricalcolati i morti che, negli ultimi quattro giorni, sono stati 16, portando il totale a 128. I lucani «attualmente positivi" sono 5.412 e 5.233 sono in isolamento domiciliare. Il totale dei guariti è salito a 1.083 (ieri erano 1.057). Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati esaminati in Basilicata 141.736 tamponi, 133.904 dei quali sono risultati negativi
Nella stessa giornata sono guarite 26 persone: 1 Avigliano, 3 Brienza, 1 Corleto, 1 Francavilla Sul Sinni, 2 Lauria, 1 Lavello, 1 Marsiconuovo, 5 Marsicovetere, 2 Matera, 1 Montalbano J, 1 Pescopagano, 1 Pisticci, 2 Potenza, 1 Rionero in Vulture, 2 Roccanova, 1 Vietri.
Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 5.412 (5.196 all’ultimo aggiornamento, a cui si aggiungono 256 positività di residenti e si sottraggono 26 guarigioni di residenti e 14 decessi di residenti) e di questi 5.233 si trovano in isolamento domiciliare.
Ai positivi vanno aggiunti nel complesso: 128 deceduti, 2 morti non residenti (1 Calabria, 1 Puglia); Mentre 1.083 sono le persone guarite ed altre 130 persone, fra stranieri e residenti in altre regioni italiane che si trovano in isolamento in Basilicata e cittadini lucani positivi in isolamento in altre regioni.
LA BASILICATA SI PREPARA A RICEVERE I VACCINI - «A breve» sarà convocato un incontro tra la task force regionale e i vertici delle aziende sanitarie «per definire gli aspetti organizzativi e logistici" per ricevere in Basilicata i vaccini anti covid e somministrarli ai cittadini. Lo ha annunciato l’assessore alla sanità della Regione, Rocco Leone, ricordando che la Basilicata è tra le Regioni che hanno indicato al Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, le strutture di conservazione e somministrazione del vaccino.
Nella nota diffusa dall’ufficio stampa della giunta regionale, Leone ha evidenziato che servono frigoriferi in grado di garantire la conservazione dei vaccini a una temperatura di meno 75 gradi (per il momento ne hanno solo l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera e il Crob di Rionero in Vulture (Potenza). Leone ha aggiunto che la Pfizer «consegnerà direttamente nei punti di somministrazione in apposite borse contenenti cinque scatole da 975 dosi ciascuna, capaci di garantire la conservazione per ben 15 giorni».
LE PAROLE DI BARDI - «La Regione Basilicata ha affrontato l’emergenza pandemica intercettando il massimo numero possibile di positivi, per ridurre la pressione sugli ospedali, che da anni hanno subito forte riduzione di posti letto. L'incidenza dei positivi su tamponi è tra le più basse in Italia». Lo ha detto il presidente della Regione, Vito Bardi, nel corso della riunione del Consiglio regionale che si sta svolgendo a Potenza.
Bardi ha quindi elencato i provvedimenti messi in campo dall’ente regionale in questi mesi, evidenziando che «oggi il tasso di ricovero in terapia intensiva si è ridotto, e la dotazione appare sufficiente a fronteggiare l’emergenza», ma la fase attuale dell’epidemia porta «un numero di contagiati di 18 volte superiore a quello della 'prima ondatà, che comporta un numero di ricoveri tra le otto e le dieci persone al giorno». A Potenza e Matera «sono stati attivati - ha proseguito il governatore lucano - dei reparti Covid», e la rete dell’assistenza ospedaliera «si completa con le strutture territoriali dedicate alle fasi non acute della malattia», con un sistema di «accettazione dei pazienti che va dal tampone alla struttura di ricovero idonea alle condizioni fisiche».
I posti letto «realizzati e in via di realizzazione» in Basilicata sono poi «ben superiori alle indicazioni del governo», sia per quelli ordinari che per le terapie intensive, ha spiegato Bardi, e sugli indicatori regionali per le tre fasce "la Basilicata ha valori superiori alle soglie indicate» per una decina di punti: «Il dato complessivo al 21 novembre - ha concluso Bardi - evidenzia che la Regione Basilicata, pur a fronte dell’importante incremento di positivi, ha effettuato un numero di tamponi per positivo tra i più alti di Italia, proprio per la scelta strategica effettuata a luglio di estendere al massimo l’effettuazione di tamponi a coorti specifiche di popolazione, tra cui personale sanitario, strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali».