MELFI - Nonostante l’effetto pandemia la Fca di Melfi corre e, come scriviamo più ampiamente in nazionale a pagina 13, ha comunicato il ricorso all’assunzione di 50 lavoratori con contratto in somministrazione a tempo determinato a partire dai primi giorni di novembre.
Intanto malgrado una flessione del 27% circa dovuta agli effetti del virus, lo stabilimento della Fca di Melfi è quello dell’intero gruppo in cui si è prodotto di più tra il 30 settembre 2019 ed il 30 settembre 2020. Nello specifico, sulle linee della Sata sono state realizzate 147.355 vetture (nel 2019 erano 201.457), contro le 91.978 di Pomigliano (- 40 per cento) o le 37.315 di Cassino (- 10 per cento).
È quanto emerso ieri, nel corso di un attivo in videoconferenza dei delegati della Fim-Cisl. Il segretario nazionale della Fim, Ferdinando Uliano ha illustrato i dati della produzione nei primi nove mesi del 2020, che segnano una flessione significativa del 26,7 per cento per l’intero gruppo Fca.
A pesare sui livelli produttivi, il blocco delle produzioni durante il lockdown e la diminuzione della domanda. Nella fabbrica di Melfi la flessione registrata è in linea con la media del gruppo (26,9 per cento), eppure con oltre 147.355 vetture prodotte la Sata continua ad essere lo stabilimento che produce più autovetture tra quelli italiani. Con la partenza produttiva della Jeep Compass, del resto, si sono riscontrati effetti positivi sui volumi e sull’occupazione. Per il segretario della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista «anche in questa difficile fase, in cui è complicato fare previsioni a brevissimo termine, il distretto automotive di Melfi si sta dimostrando uno dei pilastri dell’industria nazionale. Ovviamente guardiamo con attenzione agli sviluppi della situazione sanitaria anche dentro le fabbriche, perché la salute dei lavoratori viene prima di tutto».
Dal 24 agosto lo stabilimento di Melfi viaggia a pieno regime. La linea 1 realizza Jeep Compass e Renegade con motorizzazione ibrida ed elettrica, con 10 turni e a volte con lavoro anche il sabato. Sull’altra linea vengono prodotte 500 X e Jeep Renegade con motori tradizionali diesel e a benzina e i turni sono 20 a settimana. Per il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, il terzo trimestre «potrebbe colorare di speranza la parte finale di questo pessimo anno, ma bisogna capire il possibile impatto delle nuove misure che stanno varando molti paesi europei per arginare la seconda ondata del Covid-19».
Il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella ha rilanciato la proposta dei sindacati confederali di «istituire comitati territoriali della sicurezza per monitorare e standardizzare i protocolli aziendali, non solo contro il Coronavirus».