Caduto - per cause in fase di accertamento da parte dei Carabinieri - dal tetto di un capannone dismesso, nella zona industriale di Tito (Potenza), un operaio di 47 anni, di Ferrandina (Matera), è morto stamani. Secondo quanto si è appreso, l’uomo, caduto da una decina di metri di altezza, era al lavoro per bonificare la struttura dall’amianto.
Le indagini sono coordinate dal pm di Potenza Sarah Masecchia. Oltre ai militari dell’Arma, sul posto sono giunti anche i Vigili del fuoco e gli operatori sanitari del 118 "Basilicata soccorso» che non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’operaio.
«L'ennesima morte sul lavoro avvenuta oggi nell’area industriale di Tito Scalo (Potenza) conferma che l’attenzione sulla sicurezza sui posti di lavoro va mantenuta alta, non solo rispetto alla pandemia, ma in un quadro più ampio e generale». Lo ha scritto, in una nota, il segretario regionale della Basilicata della Uil, Vincenzo Tortorelli, "sollecitando un’inchiesta rigorosa sulle cause della morte di un operaio che lavorava nei pressi di un capannone industriale».
Il rappresentante sindacale ha evidenziato che «con la ripresa pressoché completa l’impegno del sindacato dunque è su due fronti: il controllo delle misure di sicurezza in ogni posto di lavoro e con particolare attenzione nei comparti a maggiore rischio che sono industria ed edilizia; la tutela in termini di sorveglianza sanitaria di lavoratori e lavoratrici cosiddetti "fragili» del settore privato e pubblico dalla pandemia».
Secondo Tortorelli, è «pertanto necessario prepararsi a fronteggiare ogni evenienza e accrescere le misure di prevenzione negli ospedali e strutture sanitarie, negli uffici. Per la tutela del personale scolastico, degli studenti e per tranquillizzare le famiglie, rinnoviamo l’invito al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, di un incontro per affrontare collegialmente tutte le problematiche tuttora aperte che vanno dalle aule, ai banchi, alle mascherine, ai trasporti degli alunni, considerato che - ha concluso il segretario della Uil lucana - la sua ultima ordinanza non risolve tutte le questioni aperte specie nel trasporto».