Sabato 06 Settembre 2025 | 20:57

Fca Melfi marcia a singhiozzo, tra paura Covid e pezzi mancanti

 
Francesco Russo

Reporter:

Francesco Russo

Fca Melfi marcia a singhiozzo, tra paura Covid e pezzi mancanti

foto Tony Vece

Salgono a 18 i casi positivi al Coronavirus

Domenica 04 Ottobre 2020, 10:11

Ieri mattina si è lavorato regolarmente alla Fca di San Nicola di Melfi, dopo la sospensione del turno di notte comunicata dall’azienda nel tardo pomeriggio di venerdì. Lo stabilimento lucano si è fermato a causa del mancato approvvigionamento di componenti da parte di un’azienda fornitrice.
Nella giornata di ieri si è appreso che lo stabilimento inadempiente è lo stesso - situato in Marocco e che produce cavi e componenti elettroniche - che aveva provocato il precedente stop del 15 settembre scorso. Il segretario regionale della Uilm, Marco Lomio, nel ricordare che la sospensione ha riguardato «la linea di produzione della Renegade e della 500X» spiega che «le attività sono riprese regolarmente».

«Il problema - continua il sindacalista - è che nelle prossime settimane potrebbero verificarsi eventi analoghi. L’ultima sospensione è stata provocata dallo stabilimento fornitore del Marocco: in quella fabbrica le produzioni hanno subito un forte rallentamento, per via di un lockdown molto importante. Non è escluso che prima o poi, altre aziende possano fermarsi a causa della pandemia e interrompere temporaneamente le forniture».
Salgono a 18, intanto, i casi di positività al Covid-19 accertati tra i dipendenti della Fca di Melfi. L’ultimo è quello comunicato nella tarda serata di venerdì al comitato di sicurezza, che riguarda un un operaio del montaggio residente a Venosa, che ha lavorato fino al 24 settembre scorso.

«Le persone ad oggi risultate positive sono 18: quattro di loro si sono negativizzate, compreso il primo positivo dello stabilimento che era rientrato dalla Sardegna», fa sapere il segretario regionale della Fim-Cisl, Gerardo Evangelista, che aggiunge: «La situazione è monitorata. Il comitato per la sicurezza in questi giorni è costantemente impegnato all’interno dello stabilimento. Ora più che mai, visto quello che sta succedendo in tutto il territorio regionale e nazionale, occorre essere sempre più prudenti e vigilare sui possibili pericoli, attenersi e rispettare il protocollo sicurezza partendo da un’attenta prevenzione e da una mappatura di tutte le unità produttive».
Per Evangelista «la buona notizia è che nei giorni scorsi l’azienda e le organizzazioni nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr hanno concordato di prorogare fino al 15 dicembre l’accordo sulle misure di contrasto alla diffusione del contagio del covid-19, che hanno dimostrato la loro efficacia – conclude - nell’impedire che i luoghi di lavoro diventassero focolai».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)