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Coronavirus: Melfi, altri due contagiati in Fca, in 12 vanno in isolamento

 
Francesco Russo

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Francesco Russo

Melfi, altri due contagiati in Fca: e 12 vanno in isolamento

foto Tony Vece

Sono un operaio e un impiegato. Sindacati preoccupati: «Urge uno screening»

Sabato 12 Settembre 2020, 09:50

MELFI - Altri due casi di Covid-19 nello stabilimento Fca di Melfi e 12 persone messe in isolamento per aver avuto contatti con i colleghi risultati positivi e per questo in attesa di effettuare i tamponi. A distanza di qualche giorno dai casi più recenti - riguardanti i due lavoratori di Ginestra e di Garaguso - ecco un nuovo annuncio che mette in allarme maestranze e mondo sindacale.

Ad essere risultati positivi sono un operaio, che risulta assente dalla fabbrica dal 29 agosto ed uno degli impiegati. Con i casi delle scorse settimane, il numero in Fca sale ad 11. L’azienda - che non ha detto nulla sulla provenienza dei due ultimi contagiati - ha comunicato ieri al comitato di sicurezza i due casi di Covid-19, ma anche che sono stati rintracciati i 12 lavoratori della catena dei contatti: di questi 9 sarebbero operai Fca, tre invece addetti di ditte esterne.

Dei due nuovi contagiati, il primo sarebbe un operaio al montaggio, il secondo un impiegato del settore presse. Cresce la preoccupazione, naturalmente, tra i sindacati. «Non si può far finta di nulla - commenta il segretario regionale della Fim-Cisl, Gerardo Evangelista - e sminuire la portata del Covid. Per questo chiediamo con forza l’attivazione di azioni rapide ed efficaci, capaci di contenere e debellare possibili casi di contagio, monitorando all’interno dello stabilimento Fca e delle aziende dell’indotto, partendo da una prevenzione di screening di massa. Solo questo - conclude Evangelista - permetterebbe di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, ma anche il lavoro». Per i segretari regionali di Uilm-Uil e Fismic, Marco Lomio e Pasquale Capocasale «i contagi accertati da Covid-19 all’interno dello stabilimento Fca di San Nicola di Melfi destano preoccupazione tra le maestranze e le organizzazioni sindacali. Siamo preoccupati non solo per i casi già accertati all’interno della fabbrica, ma soprattutto per le mancate azioni complessive di contenimento del fenomeno». Per la Fiom-Cgil, invece, bisogna «che le istituzioni convochino le parti sociali per la costituzione di comitati per la sicurezza territoriali previsti dagli accordi e che, a nostro avviso, vanno attivati proprio per monitorare i vari territori e non solo singole realtà attraverso la partecipazione attiva, oltre che delle aziende e dei rappresentanti dei lavoratori, delle Asl e di tutti i soggetti pubblici individuati dai Dpcm. Considerato l’aumento dei casi in Fca, riteniamo indispensabile la partecipazione attiva dei vari organismi preposti».

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