Coronavirus
Basilicata, senza test in aeroporto: tamponi subito in ospedale
Per evitare i contagi per chi arriva dai Paesi europei a rischio la Regione realizzerà un sito dove registrarsi per effettuare i controlli
Non ci sono i test rapidi negli aeroporti, ed allora per i turisti che arrivano in Basilicata sarà possibile effettuare subito il tampone in ospedale. Mentre in Lombardia la direzione generale del Welfare ed il Ministero della Salute stanno lavorando perché si arrivi ad allestire in prossimità degli scali di Linate e Malpensa delle postazioni, coinvolgendo anche strutture ospedaliere, per l’esecuzione dei tamponi per coloro che rientrano da Grecia, Spagna, Croazia e Malta, la Basilicata sta studiando come facilitare l’effettuazione dei tamponi per chi arriva nel territorio lucano dai paesi europei in cui l’allerta contagi è al massimo. Nonostante l’indicazione di test rapidi negli aeroporti, infatti, non tutti gli scali si sono attrezzati. Nella stessa Lombardia, ad esempio, solo l’ aeroporto di Orio al Serio, in provincia di Bergamo, offre la possibilità di recarsi nel vicino ospedale di Seriate e di effettuare i test senza prenotazione. Negli scali di Linate e Malpensa, invece, solo a metà di questa settimana potrebbero essere allestite postazioni dove effettuare i tamponi. Test rapidi sono previsti a Fiumicino, vicino Roma, ma non a Capodichino a Napoli. Insomma, una situazione a macchia di leopardo che ha spinto il Dipartimento Sanità della Regione ad incrementare il suo sistema di controlli, arrivando alla realizzazione di una pagina on line su cui turisti e persone che arrivano da Spagna, Grecia, Croazia e Malta possono segnalarsi ed una volta arrivati in Basilicata effettuare subito il tampone in ospedale.
Insomma, una misura che - nelle intenzioni - dovrebbe rendere più rapido il meccanismo di effettuazione dei tamponi prevista dal Ministero della Salute che prevede l’obbligo di quarantena, in attesa che venga effettuato. Certo, per la realizzazione del sito e per l’organizzazione negli ospedali potrebbe servire qualche altro giorno, ma è evidente che una volta avviato il meccanismo questo potrà essere utilizzato anche in caso di allerta per gli arrivi da altri Paesi europei che ora non sono nella lista.
Intanto, se si accelera sui tamponi lo stesso non può essere fatto per la la vaccinazione anti influenzale, la cui campagna a tappeto il Dipartimento Sanità voleva avviare entro i primi giorni di settembre. A rallentare la corsa, infatti, è stata la mancanza di dosi di vaccino. Per il momento le dosi commissionate non ci sono e non arriveranno prima della fine di settembre. Il che significa che la campagna per il vaccino anti - influenzale non potrà partire prima dell’inizio di ottobre. In ritardo, dunque, ma comunque, a tappeto, rassicura la Regione, considerato che solo allargando la fascia della popolazione che sarà vaccinata si potrà evitare la confusione tra i sintomi influenzali ed eventuali sintomi del Covid. Limitando i contagi ed intervenendo subito quando vi siano casi che possono ricondurre ad un sospetto di coronavirus.