Sabato 06 Dicembre 2025 | 22:12

Lagonegro, tentò di violentare la figlia dell'amante, condannato

Lagonegro, tentò di violentare la figlia dell'amante, condannato

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Lagonegro, tentò di violentare la figlia dell'amante, condannato

All’uomo sono stati inflitti 4 anni e 6 mesi, dopo il giudizio in primo grado

Domenica 31 Maggio 2020, 14:34

LAGONEGRO - Tentò di violentare la figlia della sua convivente. Una violenza non consumata per la reazione della vittima che costrinse alla fuga l’uomo. Con questa accusa è stato condannato a quattro anni e sei mesi, in primo grado, un uomo di origine romena, residente a Lagonegro, arrestato dopo un paio di giorni dal tentativo di stupro. Il pubblico ministero aveva chiesto una pena molto più severa: dieci anni e mezzo.
Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro trenta giorni. Il processo si è svolto con rito abbreviato davanti al gup Ennio Trivelli. Per il 55enne rumeno è scattata anche l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e l’interdizione perpetua dalla tutela e curatela. Il 55enne venne incastrato dalla testimonianza della stessa vittima della tentata violenza che raccontò tutto ai carabinieri. La donna vive a Lagonegro con il marito e la figlia.

L’uomo aveva tentato anche di far perdere le sue tracce perché dopo l’aggressione (avvenuta il 21 ottobre dell’anno scorso) non tornò nella casa della compagna. Venne rintracciato e bloccato da una pattuglia dei carabinieri nella notte tra il 22 e il 23 dopo che a piedi aveva raggiunto una località distante una decina di chilometri da Lagonegro.

L’uomo grazie ad uno stratagemma, nella mattinata del 21 ottobre, era riuscito ad introdursi nella casa della figlia della sua convivente con il pretesto di dover fare alcuni lavori. In quel momento la donna, 25 anni, era sola in casa e l’uomo cercò di approfittarne. Lei reagì, gridò e si divincolò così da mettere in fuga il 55enne.

Nella colluttazione la giovane riportò alcune escoriazioni ed ecchimosi. Nei confronti dell'uomo scattò un provvedimento di fermo per violenza sessuale e lesioni poi convalidato dal gip.

Da qui è partito l’iter giudiziario conclusosi in questi giorni con il processo di primo grado, celebrato con il rito abbreviato, al termine del quale il gup ha condannato l’imputato a quattro anni e sei mesi.
Il difensore del 55enne, l’avvocato Carmine Giordano, ha preannunciato ricorso contro la sentenza .

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)