Sabato 06 Settembre 2025 | 13:56

In Basilicata scatta il giallo delle zone rosse completamente al verde

 
 Piero Miolla

Reporter:

Piero Miolla

veduta di Moliterno

Le tre comunità di Irsina, Moliterno e Tricarico, sono state escluse dalla ripartizione di 200 milioni di euro destinati dal Governo alle aree rosse

Sabato 23 Maggio 2020, 15:05

POTENZA - Di chi è la «manina» ha eliminato del testo definitivo del “Decreto Rilancio” la previsione di un fondo di 200 milioni di euro per i comuni zone rosse? La domanda aleggia in tutta Italia, e non solo a Irsina, Moliterno e Tricarico, i tre centri lucani nei quali per oltre un mese i confini territoriali sono rimasti letteralmente chiusi per i focolai di Covid-19. Alla domanda, al momento, non viene data risposta. Ma, sull’argomento, c’è una novità. Quattro deputati, tutti di centrosinistra, Vito De Filippo (Italia Viva), Federico Conte e Nico Sti (Leu), Umberto del Basso de Caro (Pd), e Nico Stumpo (Leu) hanno presentato una proposta che, hanno spiegato gli stessi deputati, «sarà presentata alla Camera non appena partirà l’iter per la conversione del decreto.

I Comuni che sono stati riconosciuti zona rossa con provvedimenti nazionali e regionali hanno tutti pari dignità. Non possono essere fatte discriminazioni. Va ripristinata la prima formulazione del decreto che, all’articolo 112, riconosceva a tutti i comuni italiani dichiarati zona rossa per 30 giorni di accedere al riparto dello stanziamento di fondi per 200 milioni di euro, ai fini di garantire sostegni e bonus fiscali». Per i parlamentari Michele Casino e Giuseppe Moles è stato «vergognoso escludere i Comuni lucani zone rosse e il Governo non perde occasione per dimostrare la sua inadeguatezza nel gestire l’emergenza. Quelle risorse sarebbero state fondamentali per i nostri territori, il rilancio delle aree più fortemente colpite dal lockdown. La gravità del comportamento del Governo sta anche nel fatto che ha addirittura fatto una rettifica in Gazzetta Ufficiale per cancellare il beneficio: si tratta di un vero e proprio scippo a danno dei nostri territori. Su questo tema Forza Italia darà battaglia. Spiace che parlamentari e membri di governo lucani abbiano consentito questa vergogna».

Sul tema si registra anche il commento del sindaco di Irsina, Nicola Massimo Morea. «Appena ho preso atto della rettifica in Gazzetta Ufficiale – ha ammesso - l’ho presa malissimo. Poi, passata la rabbia, mi sono interfacciato con l’on. De Filippo per le azioni da mettere in campo. Quelle somme sono dovute, perché la sofferenza conseguente a un mese di chiusura e i danni che abbiamo avuto sono stati certamente maggiori rispetto a quelli dei comuni non dichiarati zona rossa». Abbiamo cercato, ma invano, i sindaci di Moliterno, Giuseppe Tancredi, e Tricarico, Vincenzo Carbone, per un commento sull’accaduto. Che è arrivato dal gruppo di minoranza «Cristianamente Riprendiamo a Dialogare» di Tricarico. La vicenda si tinge di colori stupefacenti. Tricarico ancora ieri riportava come certa la notizia dell’inclusione nella ripartizione del fondo. Gli amministratori ci tenevano a ringraziare l’on. De Filippo, postando il suo ordine del giorno e confondendolo con un articolo del decreto. Gli stessi amministratori si erano prodotti in un ossequioso ringraziamento al sen. Pasquale Pepe, promotore della medesima richiesta. All’esito della rettifica De Filippo, il cui partito è al governo, non ha esitato a dichiarare la sua contrarietà e a manifestarla ai ministri Gualtieri e Speranza. Pepe, che altrettanto giustamente ha tuonato contro il governo, nulla ha chiesto e preteso dal presidente della Regione Basilicata, dove il suo partito è maggioranza. Bardi sembra non essere al corrente di quanto avvenuto - continuano - Pepe dovrebbe applicarsi con più coerenza politica per smuovere il governo regionale affinché assuma le misure necessarie per impugnare il decreto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)