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Coronavirus Potenza, parla un contagiato: «Rammarico per notizie infondate»

 
Redazione online

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Coronavirus, salgono a 158 i contagiati in Puglia. 7 le vittimeIn Basilicata i positivi restano 10

L’uomo ha spiegato di aver chiesto lui stesso di essere sottoposto al tampone per il covid-19 dopo «un leggero stato febbrile risoltosi già da diversi giorni».

Martedì 17 Marzo 2020, 11:44

11:55

POTENZA - «Rammarico per alcune notizie infondate": lo ha espresso su facebook il dirigente generale di una società pubblica con sede in Basilicata dopo che la sua condizione di positività al coronavirus è stata resa nota sui social accompagnata da nome, cognome e fotografia.
L’uomo ha spiegato di aver chiesto lui stesso di essere sottoposto al tampone per il covid-19 dopo «un leggero stato febbrile risoltosi già da diversi giorni». Ha aggiunto di essere in «condizioni buone e resto a casa fiducioso in una pronta e completa guarigione».
Ma «la rincorsa alla notizia o ai post o a false mie dichiarazioni - ha aggiunto il dirigente, che sta lavorando 'a distanzà - va a discapito della solidarietà e della corretta informazione anche nei riguardi dei dipendenti della società la cui sicurezza - ha concluso - rimane una delle priorità fondamentali».

LE PAROLE DI ODG E ASSOSTAMPA BASILICATA - «Per vincere la battaglia contro l'emergenza sanitaria Covid 19 una corretta informazione rappresenta uno degli strumenti decisivi per contribuire a superare la crisi». Lo hanno scritto, in una nota congiunta, l'Ordine regionale dei giornalisti e l’Associazione della Stampa di Basilicata.
Una corretta informazione - secondo Odg e Assostampa - serve "per dare conto di ciò che accade e fornire adeguati strumenti conoscitivi ai cittadini. Per alleviare l’ansia e sollecitare il rispetto dei comportamenti, individuali e collettivi (cioè la responsabilità di ciascuno), richiesti a tutela della salute di tutti. Della propria e dell’altrui incolumità. Anche per queste ragioni la libera informazione, baluardo della democrazia, va praticata, diffusa e sostenuta"
«La responsabilità dell’informazione - come testimoniato dall’opera preziosa svolta da tanti giornalisti in trincea in questi giorni difficili, spesso in condizioni di lavoro segnati da incertezza nelle prospettive occupazionali e da grave precarietà - è definita dalla consapevolezza del proprio ruolo di servizio essenziale per la comunità. Una informazione - hanno aggiunto i dirigenti di Ordine e Assostampa - che è consapevole di essere chiamata a svolgere una funzione fondamentale di garanzia per i cittadini, a favorire la trasparenza delle scelte operate dai decisori, a fornire un supporto strategico a quanti stanno combattendo in prima linea nel contrasto al contagio: operatori sanitari; forze di polizia; lavoratori chiamati ad assicurare, anche in queste ore, il proprio contributo alla collettività; volontari che offrono tempo, cura e attenzione agli altri».
Per Ordine e Assostampa, «l'informazione fonda la propria autorevolezza e la propria credibilità nel rigoroso controllo delle fonti, rifuggendo da ogni forma di scandalismo e spettacolarizzazione, mettendo all’indice le parole dell’odio e il meccanismo di rilancio delle «bufale» che, con preoccupante frequenza, inquinano la rete, moltiplicando paure e allarme sociale. È questo, innanzitutto, che distingue l’informazione da ciò che informazione non è. È così che si riafferma la sua precisa missione: la responsabilità che essa si assume verso ogni cittadino e il suo diritto a essere correttamente informato. Dovere dell’informazione è raccontare i fatti col rispetto della dignità di ogni persona. Promuovendo e valorizzando, nella propria autonomia e indipendenza, la massima coesione nella società e tra società e istituzioni. Dovere dell’informazione è distinguersi dal rumore e dalla confusione che distorcono la realtà e non producono conoscenza. Dalla comunicazione che si fa grancassa di approssimazioni e distorsioni, di polemiche strumentali e pretestuose e di ogni logica di fazione. Dovere dell’informazione è riportare, con completezza ed essenzialità - hanno concluso - la verità di fatti di interesse pubblico rigorosamente verificati, utilizzando un linguaggio sobrio e rispettoso: in ballo c'è il futuro del Paese, della Basilicata, delle nostre comunità. Se ciascuno sarà capace di fare la propria parte, possiamo farcela». 

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