nel Potentino
Coronavirus, altri due giorni di stop in stabilimento Fca di Melfi
Le attività resteranno sospese fino alle ore 6 del 18 marzo
A causa dell’emergenza coronavirus, altre due giornate in più di «stop» sono state decise per lo stabilimento di Fca Melfi (Potenza) per consentire interventi di sanificazione e adeguamento alle norme dell’ultimo Dpcm. In particolare - secondo quanto reso noto da fonti sindacali - la sospensione delle attività nella fabbrica lucana proseguirà anche dalle ore 6 di lunedì 16 (quando era previsto il riavvio della produzione) alle 6 di mercoledì 18 marzo.
«Siamo soddisfatti di questa decisione che - ha detto il segretario regionale della Basilicata della Fismic Confsal, Pasquale Capocasale - avevamo fortemente auspicato stamattina per garantire al meglio la salute dei lavoratori e che permetterà all’azienda di garantire il pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie previste dall’ultimo Dpcm».
Per il segretario lucano della Fim Cisl, Gerardo Evangelista, "la linea data dal governo e invocata a gran voce dai lavoratori e dalle stesse organizzazioni sindacali è chiara, ma dal nostro punto di vista deve esserci anche un’efficace fase di controllo per fare in modo che le direttive siano attuate in modo puntuale».
L’Ugl metalmeccanici ha auspicato che «in un momento di incertezza sanitaria sia garantita la continuità produttiva ma non bisogna assolutamente transigere nella salvaguardia della salute di tutti i lavoratori».
Secondo la Uilm Baslicata, «la sospensione delle attività sono anche un atto di responsabilità assunto da tutte le parti:, il nostro auspicio è che si possa continuare nella direzione appena tracciata. La copertura economica - hanno specificato i rappresentanti sindacali - avverrà attraverso ammortizzatori sociali in essere o attraverso la nuova cassa integrazione con causale Covid 19 che verrà emanata nel prossimo decreto, che è ancora in discussione».
Sospendere le attività dello stabilimento Fca di Melfi (Potenza) e delle industrie dell’indotto automotive «fino a quando non verranno poste in essere tutte le misure previste dal Dpcm dell’11 marzo sull'emergenza coronavirus": è la richiesta fatta da 16 sindaci della zona del Vulture-Melfese in una lettera inviata al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
In particolare, i sindaci hanno chiesto al governatore lucano "di rappresentare al Governo, in modo urgente nelle prossime ore, le preoccupazioni dei rappresentanti istituzionali territoriali, dei lavoratori e delle loro famiglie, sui rischi concreti connessi alle condizioni di sicurezza negli stabilimenti industriali del settore auto nella zona industriale di San Nicola di Melfi».
La lettera è stata firmata dai sindaci di Atella, Barile, Forenza, Ginestra, Lavello, Melfi, Maschito, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Rapolla, Rapone, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Fele e Venosa (Potenza).