A potenza

Mafia: usura, estorsione e minacce di morte nel Melfese, 7 arresti

Redazione online

L'operazione è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia

Misure di custodia cautelare sono state eseguite stamani nel Melfese dalla Polizia nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza. Le persone coinvolte sono accusate - a vario titolo - di usura, estorsione e detenzione e porto illegale di arma da fuoco. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale del capoluogo lucano.

Prestavano denaro con tassi usurari e nel caso del mancato recupero minacciavano, anche di morte, le vittime: sono sette le persone, tutte di Melfi (Potenza), coinvolte «in un contesto criminale» fatto «di violenza e capacità di intimidazione» e nei cui confronti il gip di Potenza ha emesso i provvedimenti cautelari.
Le indagini della Polizia - coordinata dalla Dda del capoluogo lucano - hanno riguardato «fatti di criminalità organizzata» e sono state «difficoltose per lo spessore criminale degli usurai e per la non sempre completa collaborazione delle vittime, fortemente - è sottolineato in un comunicato diffuso dalla stessa Dda - assoggettate e minacciate». Tra le vittime dell’usura, vi sono anche due medici, un imprenditore edile e un operaio della zona industriale di Melfi.
Secondo gli investigatori, si tratta di «un fenomeno delittuoso presente sul territorio del Vulture-Melfese consolidato da diversi anni, con consolidati protocolli operativi e modalità di erogazione e recupero del denaro»

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