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Tragedia a Potenza padre
uccide il figlio e poi si suicida

 
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Potenza, rione Betlemme, il luogo della tragedia (Foto Tony Vece)

Potenza, rione Betlemme, il luogo della tragedia (Foto Tony Vece)

Mercoledì 25 Aprile 2018, 11:42

26 Aprile 2018, 12:23

POTENZA - Un padre, in crisi dopo la morte della moglie, ha ucciso il figlio e poi si è suicidato. Una tragedia avvenuta nel cortile della casa di famiglia i cui motivi non sono del tutto chiari e che soprattutto ha lasciato parenti e amici increduli e sopraffatti da un dolore di cui non avevano mai percepito alcun segno. E’ successo a Potenza, intorno alle 7: un vigile urbano in pensione, Giovanni Tramutola, di 67 anni, ha ucciso il figlio 37enne, Giuseppe, disoccupato, e poi ha rivolto la stessa pistola, una calibro 7,65 legalmente detenuta, verso di sé, morendo poco dopo l'arrivo in ospedale senza lasciare spiegazioni, nè un biglietto nè altro che possa far capire i motivi alla base di un gesto a cui nessuno, finora, è riuscito a dare una spiegazione.

La villetta della famiglia Tramutola si trova nella prima periferia di Potenza, in via della Chianchetta, nel rione Betlemme, a poca distanza dal carcere del capoluogo lucano. Con il padre abitava anche un altro figlio, Rocco, vigile urbano come già il genitore: è stato lui a chiamare il 113 e il 118 subito dopo aver sentito gli spari e visto quello che era successo. E’ corso nel cortile dove si è trovato di fronte a una scena terribile: il fratello Giuseppe morto a bordo di una «Fiat Punto» e il padre agonizzante a terra. I primi tentativi di rianimazione del 118 e la corsa in ambulanza all’ospedale San Carlo sono risultati vani: il pensionato è morto poco dopo.

I vicini di casa, i parenti e gli amici, assiepati davanti all’abitazione dopo aver appreso la notizia, hanno definito la famiglia «tranquillissima». «Certo - ha sottolineato qualcuno - il dolore per la morte, un anno fa, della moglie di Giovanni, madre di Giuseppe e Rocco, è stato enorme». E la sofferenza causata dalla malattia e dalla morte della moglie è una delle principali ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori della Polizia, coordinati da due magistrati della Procura della Repubblica di Potenza, il procuratore aggiunto Francesco Basentini e il sostituto Anna Gloria Piccininni.

Nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia sui due cadaveri e saranno ascoltate altre persone, a cominciare dai parenti e da quelli più vicini ai tre uomini rimasti da un anno senza la presenza femminile in casa: tutto per provare a fare luce su una tragedia familiare priva di un perché. Ma che, di certo, è caduta in una data molto significativa per la famiglia Tramutola: il 25 aprile, compleanno della moglie di Giovanni. Solo una coincidenza? Gli investigatori stanno cercando una risposta e con essa i motivi che hanno sconvolto una famiglia e un’intera comunità.

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