Dopo l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, immediatamente si è messa in moto la macchina della sicurezza presidenziale. La prima misura è stata quella di blindare la Trump Tower, il lussuoso edificio sulla Quinta Strada dove il magnate vive con la famiglia in un attico al 66mo piano.
Lungo la torre si è letteralmente alzata una barriera con numerosi camion anti esplosivo disposti lungo l’ingresso principale e anche sull'isolato dopo. Oltre ai camion sul marciapiede opposto è stato disposto un lungo cordone di recinzione che impedisce ai pedoni di attraversare.
Messa in 'gabbià anche la stampa, alla quale sono stati lasciati pochi margini di manovra se non all’interno appunto di un’area recintata.
Sempre sul marciapiedi opposto all’edificio si alternano sostenitori e denigratori del nuovo presidente. Una ragazza ha cercato di dare fuoco alla bandiera mentre turisti e passanti sono increduli nel vedere le eccezionali misure di sicurezza scattate subito dopo i risultati delle elezioni. I servizi segreti hanno anche sconsigliato a Trump di usare la sua attuale dimora durante le visite a New York quando si sarà definitivamente insidiato alla Casa Bianca.
Mercoledì 09 Novembre 2016, 21:27
