Delrio: non è una strage di Stato
«Non è il momento dello scarico di responsabilità, è il momento di stringersi alle famiglie delle vittime e faremo di tutto perché tragedie così gravi non accadano mai più. Ma non c'è nessuna strage di Stato, si debbono cercare le ragioni di quanto accaduto». E’ quanto afferma al Corriere della Sera, il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. Sul fatto che si indaga anche sull'Ustif di Bari, che fa capo al ministero dei Trasporti, Delrio fa sapere: «L'approfondimento della magistratura è un atto dovuto, ma non ci risultano indagati».
«La Puglia - spiega quindi il ministro - ha piena responsabilità su quei fondi» relativi alla linea dell’incidente, «per i quali ha avuto molte difficoltà nell’interlocuzione con la Ue. Il progetto è stato approvato nel 2012, poi la giunta Emiliano lo ha revisionato e ha dato il via libera». Alla domanda se chi sale su un treno locale, sia al sicuro quanto chi prende un Frecciarossa, Delrio rivendica:"Sono anni che investiamo per garantire i più moderni sistemi tecnologici e di sicurezza ai 16.700 chilometri di rete nazionale, su cui la gran parte dei pendolari viaggia. E stiamo aiutando le Regioni a garantire standard altrettanto elevati, anche sui 3100 chilometri di competenza esclusiva regionale».
«Per aiutare il trasporto pubblico ferroviario - sottolinea - abbiamo stanziato 9 miliardi nel 2015 e 9 nel 2016, sono 18 in tutto. È quella che ho chiamato cura del ferro, perché sapevamo che c'era bisogno di insistere molto sul trasporto pubblico regionale. Ci sono decine di anni di inerzia da recuperare». «Le accuse del Movimento Cinque stelle - dice anche Delrio - mi fanno tanta tristezza. Trovo incredibile che ci sia chi usa il dolore per la polemica politica».