Marijuana ceduta davanti alle scuole anche da ragazzini

BARI - Marijuana ceduta davanti alle scuole anche a ragazzini di 14 anni e donne tra coloro che custodivano la droga: è quanto emerge dalle indagini che oggi hanno portato all’alba all’arresto, da parte dei carabinieri, di 24 persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Bitetto (Bari) e dintorni.

Tra le persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, anche cinque donne, alcune di loro legate da vincoli di parentela con altri arrestati. Gli arresti - secondo gli investigatori - hanno disarcionato un pericoloso clan di Bitetto, con a capo Domenico Cavalieri Foschini e Nicola Cipriano, specializzati nello spaccio della droga che - secondo quanto accertato - sarebbe avvenuto nelle piazze principali di Bitetto, quartiere generale dell’organizzazione, e nei comuni limitrofi utilizzando anche minorenni.

La marijuana, tra l'altro, veniva ceduta anche a ragazzini di 14 anni, davanti a scuola e custodi della droga erano le donne. Sostanze stupefacenti che Rita Laneve, zia di Vito Colapinto, uno dei capi operativi, affidava - sempre secondo quanto emerso dalle indagini - anche a incensurati per evitare perquisizioni.

L'indagine è cominciata da due falliti agguati: dagli accertamenti avviati, è emerso il giro di droga e di spaccio su Bitetto e gli investigatori sono poi riusciti a ricostruire l'organigramma dell’organizzazione arrivata a estorcere, in due occasioni, carburante al gestore di un distributore perché una delle donne del clan potesse andare a trovare il suo uomo in carcere. Luogo dove, attraverso i familiari in visita ai reclusi, entravano cento euro a settimana per il sostentamento dei pusher finiti in galera. Il giro di droga fruttava all’organizzazione introiti per mille euro al giorno.

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