L’incontro

Vincenzo Mollica ad Andria: «Biagi? Il primo giornalista multimediale»

Giuseppe Dimiccoli

L’ex inviato del Tg1 è stato ospite di un incontro nel Nordbarese

Andria - «Un grande uomo, giornalista e persona speciale che ha attraversato la nostra vita in maniera meravigliosa e regalandoci riflessioni, pensieri, notizie, cronache, incontri con personaggi che fanno storia e che sono nella storia come il suo modo di scrivere straordinario».

È commosso Vincenzo Mollica, volto storico del Tg1 della Rai, quando ricorda il suo maestro Enzo Biagi che proprio oggi avrebbe compiuto cento anni.

Tra i volti più popolari del giornalismo italiano del XX secolo nacque proprio il 9 agosto del 1920 a Pianaccio di Lizzano in Belvedere e morì a Milano il 6 novembre 2007.

Mollica ha lavorato con Biagi per due anni alla trasmissione Linea Diretta vivendo «una esperienza indimenticabile e formativa».

Roteando il caleidoscopio dei ricordi, aggiunge: «Era un affabulatore, un grande cercatore di storie che una volta conosciute e capite fino in fondo le raccontava con una narrazione e uno stile tutto suo in cui vi era riflessa tutta la sua vita spesa per il giornalismo e la sua famiglia. Le sue radici emiliane sono state fondamentali in tutto e come pochi giornalisti ha saputo raccontare l’Italia anche in momenti difficili permettendo a tutti di capire tante cose».

«Enzo è stato il primo giornalista veramente multimediale nel senso che è partito dalla carta stampata per approdare alla televisione comprendendone i meccanismi. Inoltre ha fatto la radio ed ha usato il fumetto come strumento per i suoi libri. Ha avuto sempre ben in mente che la carta stampata, la televisione e la radio dovevano convivere come vasi comunicanti nella sua vita e lo ha fatto magnificamente inventando dei programmi televisivi che sono nella storia del giornalismo. Mi piace pensare anche che sia stato il primo grande giornalista che ha usato il fumetto come forma di espressione e la sua Storia d’Italia a fumetti è un vero capolavoro capace di farti innamorare del nostro meraviglioso Paese».

«Indispensabile rimarcare la curiosità intellettuale di Biagi che lo ha reso uno dei più grandi narratori del nostro tempo, capace di affrontare tutti i problemi che gli sono capitati con grande coraggio, determinazione e rigore essendo guidato dalla sua dignità che lo ha accompagnato per tutta la vita in maniera forte solenne. Un grande amante della libertà di pensiero e di azione e in tutti gli scontri con la politica ha sempre vinto lui. Credo che Enzo oggi manchi a tutta l’Italia».
Prima di concludere, Mollica, ha dedicato un «pensiero grato a tutta la Puglia».

«Sono stato ad Andria per una serata di parole e musica dal titolo Prima che dimentico tutto organizzata dal Circolo Culturale Corte Sveva presieduto da Marco Grassi con il format scritto e diretto da Fabio Frizzi e la chitarra di Riccardo Rocchi per raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro per Airc Comitato Puglia, e ho sentito forte l’abbraccio di voi pugliesi. La vostra è una terra meravigliosa. Amo la Puglia perchè è terra bella e accogliente con dei colori che, quando riuscivo a vederli, mi emozionavano. Ricordo formidabili tramonti e albe che sono nel mio cuore. Per la bontà della cucina la mia taglia è la dimostrazione più vera di quello che ho mangiato».

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