Musica
Da Bari ai «big» del rap, lui è Strage: scrive per Salmo e Fabri Fibra
La storia di Strage 27enne barese, al secolo Luca Galeandro, collabora per le musiche dei più grandi successi del panorama rap
BARI - Nitro, Dani Faiv, Fabri Fibra e Salmo, sono solo alcuni dei nomi altisonanti del rap italiano con i quali il 27enne barese Strage, al secolo Luca Galeandro, collabora per le musiche dei loro più grandi successi.
«Lavorando bene sono arrivate le prime collaborazioni con Nitro – ricorda Strage- così ho iniziato a produrre basi, beat strumentali per alcuni grandi nomi della scena italiana. Tutto è iniziato lavorando con Dani Faiv, uno dei rapper italiani che seguo da vicinissimo». Tra le produzioni alle quali ha collaborato il «nostro» Strage, spiccano i brani realizzati con Nitro (Storia di un presunto artista, Dead Body feat dj Ms, Rivivere feat dj Ms), Dani Faiv (Lemon Haze e i recenti Giornale-Di corsa feat Madman e Ore/oro) e per il blasonato Machete Mixtape 4 con Salmo & Hell Raton in Gang!, Dani Faiv, Fabri Fibra & Tha supreme con Yoshi, singolo certificato disco di Platino in un mese, brano che ha occupato per cinque settimane la posizione 1 nella top 50 Italia di Spotify.
Infine, sempre per la Machete, Jack the smoker & Nitro con Skit Freestyle.
Luca, che adesso vive a Milano, è nato a Taranto e a tre anni con la sua famiglia si trasferisce a Bari dove inizia a conoscere la cultura musicale hip hop. «In piena adolescenza tra i banchi della scuola media– prosegue Strage- si scatena in me la curiosità di avvicinarmi al movimento hip-hop. In quegli anni lavoravo con la crew BYG e ci siamo fatti volere bene da tutti e i più grandi di loro ci hanno dato una mano per cercare di fare al meglio quello che facevamo». Strage inizia a scrivere le prime rime e a registrare alcuni brani e a partecipare a svariati contest di freestyle, nazionali e internazionali. Nel 2009 arriva il primo contatto con la produzione musicale, motivato dal voler esprimere sempre più sfumature personali all’interno di ogni composizione, a partire dalla musica per finire alle liriche del brano.
Diversi lavori fuori dalla Puglia gli permetteranno di confrontarsi a viso aperto con la scena nazionale, apprendere, crescere artisticamente e avvicinarsi a contesti lavorativi sempre più professionali. «Fondamentale – commenta Strage- è stato il mio trasferimento a Venezia per lavoro a consentirmi nei fine settimana di spostarmi spesso a Milano e Bologna dove ho avuto modo di conoscere e confrontarmi con una realtà diversa da Bari». Poi, per Strage è arrivato il tanto atteso salto di qualità e le tante collaborazioni con i più importanti rapper italiani. I suoi punti di rifermento artistici in Italia restano soprattutto quelli con i quali ha già collaborato: «Salmo, Marracash, Fabri Fibra e tutti quegli artisti che hanno permesso al rap di uscire e di diventare qualcosa di più grande e andare oltre la musica italiana. Quando penso agli artisti internazionali, invece, penso all’America e a figure importanti come Kendrick Lamar, Pharrell Williams, ma anche ai francesi Daft Punk, al neo soul, alla scena beat di Los Angeles, a Erykah Badu: l’importante è tradurre tutti gli ascolti in una propria visione musicale, c’è buona musica in tutti i generi, anche in quelli che reputi più distanti dal tuo gusto personale».