La notizia

Montalbano Jonico, truffe a religiosi: arrestato 47enne cosentino, scatta il foglio di via

L’uomo si è presentato alla casa di riposo del paese, rivolgendosi alla Madre Superiora con un falso nome. Per rendere più credibile la richiesta, l’aveva messa in contatto telefonico con un finto sindaco

Aveva preso di mira suore e sacerdoti per mettere a segno truffe ai loro danni, ma il suo piano è stato interrotto dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato. Un uomo di 47 anni, residente a Cosenza, è stato tratto in arresto a Montalbano Jonico (Matera) con l’accusa di tentata truffa e truffa pluriaggravata in concorso. Contestualmente, il Questore di Matera ha emesso nei suoi confronti un foglio di via obbligatorio, con il divieto di ritorno nel comune per i prossimi tre anni.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Comando Stazione di Montalbano Jonico, nella serata del 28 dicembre 2024, l’uomo si era presentato alla casa di riposo del paese, rivolgendosi alla Madre Superiora con un falso nome. Per rendere più credibile la richiesta, l’aveva messa in contatto telefonico con un finto sindaco – in realtà un complice – convincendola a promettere un prestito di 500 euro. Ma la religiosa, insospettita, ha deciso di avvisare subito i militari dell’Arma.

Il 47enne, tuttavia, non si è fermato: poco dopo, ha truffato con la stessa tecnica un sacerdote in pensione e un parroco locale, riuscendo a ottenere denaro. Il giorno successivo è tornato alla casa di riposo per riscuotere la somma promessa dalla suora, ma lì ad attenderlo c’erano i Carabinieri, che lo hanno arrestato insieme al complice.

Dagli accertamenti condotti dalla Divisione Anticrimine della Questura, è emerso che l’uomo fosse già destinatario di due fogli di via emessi da Questori di altre province. Inoltre, non svolgeva alcuna attività lavorativa stabile né aveva residenza o interessi leciti nel comune di Montalbano Jonico. Per questo, il Questore di Matera ha firmato il provvedimento di allontanamento, che impone al soggetto di lasciare il paese e gli vieta di farvi ritorno per tre anni.

L’episodio, pur nel rispetto della presunzione di innocenza garantita dall’art. 27 della Costituzione, conferma la necessità di mantenere alta la guardia contro le truffe, soprattutto nei confronti delle fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani ed ecclesiastici. Le forze dell’ordine continuano a essere un presidio fondamentale per la tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini.

Privacy Policy Cookie Policy