politica

Matera, l’ex sindaco Bennardi lancia la sua civica in attesa del centrosinistra

Carmela Cosentino

RiparTiamo Matera, un laboratorio politico con un progetto aperto e inclusivo, in continuità con i quattro anni di amministrazione appena trascorsi

MATERA - L’ex sindaco Domenico Bennardi lancia RiparTiamo Matera, un laboratorio politico con un progetto aperto e inclusivo, in continuità con i quattro anni di amministrazione appena trascorsi. La presentazione ieri mattina nell’Hotel San Domenico, in una conferenza stampa, in cui Bennardi ha precisato che al momento non c’è un candidato sindaco, la priorità, ha detto,, è quella di lavorare “sui contenuti e su un progetto politico che risponda ai bisogni reali della comunità. RiparTiAmo Matera non è un contenitore interessato a ruoli, postazioni o formule preconfezionate, ma a costruire un laboratorio politico aperto e inclusivo, contenutistico e popolare”. Chiarisce poi, “oggi non esco dal Movimento5 Stelle, è una forza dove sono da oltre dieci anni e continuerò a dare un contributo.

Questo è un progetto che si mette a supporto non solo di M5S, ma di tutto quel gruppo, di quel coraggioso fermento che c’è in città oggi, tavoli di confronto, per poter provare a fare sintesi e trovare una possibile strada per definire un perimetro”. L’ unica condizione, rimarca Bennardi, “che possa permetterci di andare avanti nella creazione di un perimetro è che si possa riconoscere quanto di buono è stato fatto in questi quattro anni, perché può diventar una base valoriale per immaginare e condividere una visione di futuro”. Matera, ricorda, ha oggi un importante primato mondiale, è l’unica città a essere sito Unesco, Capitale europea della cultura, “e grazie a due nostre candidature, nel 2026 saremo Capitale mediterranea della cultura e del dialogo e infine “Città che legge” nel prossimo triennio. La visione che proponiamo- prosegue- è diventare punto di riferimento internazionale, in particolare nell’area dell’euromediterraneo, come città della cultura, del dialogo e della pace. Dobbiamo ritagliarci un ruolo da protagonisti nella cooperazione internazionale e nella costruzione di ponti di pace, avviando un Forum internazionale sul dialogo, la cooperazione culturale e la pace, da ripetersi almeno ogni due anni. E favorire lo scambio di esperienze e conoscenze sul Mediterraneo tra tutti i siti Unesco del Mediterraneo”.

Insistere inoltre verso un modello di economia sociale e solidale, “anche un Comune - rimarca- deve prendersi cura degli altri, lo abbiamo fatto per esempio affrontando l’emergenza abitativa,con una mozione in consiglio istituendo un fondo comunale da oltre 800mila euro per il sostegno alle famiglie che non riescono a pagare l’affitto, a Matera, siamo quasi al 10% della popolazione totale, secondo i dati Istat, circa 6mila persone”.

Tra le preoccupazioni, in qualità di ex sindaco, “i cantieri Pnrr, Cis (Contratti istituzionali di sviluppo) e Iti (Investimenti territoriali integrati), oltre 60 milioni di progetti dice- che devono essere portati a termine; penso soprattutto ai 30 milioni di euro di Pnrr che siamo riusciti a vincere con i bandi. La deadline al 2026 genera un po’ di ansia, occorre costituire nei primi sei mesi di amministrazione una task force sul Pnrr, per non perdere nemmeno un euro e favore di scuole, palestre, e dei vari progetti candidati, compresa la riqualificazione dello stadio “XXI Settembre-Franco Salerno”. Tracciati visione e obiettivi, Bennardi sottolinea che “da tempo è in atto un coraggioso tentativo di provare a costruire ponti e perimetri, per una coalizione che si possa contrapporre alle scellerate politiche di centrodestra, ma soprattutto a quel “Sistema Basilicata” oggi particolarmente evidente nel consiglio regionale”.

L’auspicio , evidenzia ancora l’ex sindaco di Matera, “è che dalle interlocuzioni politiche in corso nel tavolo di centro sinistra, si riesca a fare sintesi per una strada percorribile, ma non c’è molto tempo e ai tavoli occorre portare anche temi e contenuti. In questo momento bisogna mettere in secondo ordine i tatticismi e la costruzione primaria di un perimetro, ma affiancare a questo lavoro, peraltro impegnativo, un lavoro di contenuti”. Infine sulle primarie “non le escludo- dice- sono un’occasione democratica. Vedremo se ci sono i presupposti e i tempi. Sono il punto di arrivo di un percorso, di un progetto condiviso quindi bisogna che si possano incasellare queste fasi per arrivare alle primarie”.

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