Il caso
Vertenza Callmat: Cupparo scrive a ministri e parlamentari
A rischio il posto di lavoro di oltre 250 persone
MATERA - L’assessore lucano allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo, ha scritto ad alcuni ministri e ai parlamentari lucani eletti in Basilicata una lettera sulla vertenza Callmat di Matera, dove, a causa di una riduzione di commesse della Tim, sono a rischio 252 persone su 440 lavoratori in organico.
In particolare, in vista dell’incontro fissato l’8 gennaio a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Cupparo ha chiesto di attivarsi «affinché la più grande azienda di telecomunicazioni del Paese presenti un piano industriale esigibile per chiedere gli ammortizzatori e sociali e renda noto in maniera trasparente gli effettivi flussi di chiamate per il call center di Matera».
La lettera, che ricostruisce quanto fatto finora sui diversi tavoli di confronto per scongiurare i licenziamenti, è stata inviata ai ministri dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, agli Affari europei e Pnrrr, Tommaso Foti, agli Affari esteri, Antonio Tajani, alle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, alle Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, al Lavoro e alle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, alla Giustizia, Carlo Nordio, alla Sanità,ò Orazio Schillaci, alla Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo e ai parlamentari Gianni Rosa e Salvatore Caiata (Fdi), Enzo Amendola (Pd), Mario Turco e Arnaldo Lomuti (M5s). «L'8 gennaio sarò a Roma - ha concluso Cupparo - insieme a consiglieri regionali Michele Napoli (FdI) e Roberto Cifarelli (Pd) per scongiurare l’aggravarsi della crisi e per individuare potenziali soluzioni insieme a CallMat e Tim sulla quale, essendo monocomittente, grava una grande responsabilità sociale verso i lavoratori del call center di Matera».