il caso
Policoro, a fuoco i mezzi di un'azienda agricola: gli investigatori non escludono la pista del racket
L’azienda dove si è verificato l’incendio è un magazzino di raccolta di medie proporzioni, gestito da una società della zona. In passato non aveva mai segnalato casi analoghi
POLICORO - Si indaga a tutto campo, sulle cause dell’incendio che venerdì notte ha distrutto due mezzi, un furgone e un autoarticolato, posteggiati nel cortile interno di un magazzino di raccolta e vendita all’ingrosso di ortofrutta in via Puglia a Policoro. L’allarme è stato lanciato da una telefonata ai vigili del fuoco del Distaccamento cittadino, che a tarda sera segnalava un forte odore di gomma bruciata e fumo nero nella zona.
Giunti sul posto, i vigili del fuoco hanno avviato le operazioni di spegnimento dei due mezzi, che nel frattempo erano già quasi del tutto carbonizzati. Negli stessi minuti sono stati allertati i carabinieri della Compagnia di Policoro, che si sono recati sul posto avviando le indagini. Innanzitutto verranno visionati i filmati delle telecamere interne di sorveglianza, che potrebbero aver registrato eventuali movimenti di persone prima del propagarsi delle fiamme. I tecnici dei vigili del fuoco stanno raccogliendo indizi e riscontri, per capire da dove sia partito l’innesco e con quali modalità. In questi casi, visti i trascorsi storici delle aziende ortofrutticole nel Metapontino, la pista dolosa è sempre quella più probabile; ma non si può escludere al momento anche il corto circuito, seppure improbabile trattandosi di mezzi alimentati a gasolio.
L’azienda dove si è verificato l’incendio è un magazzino di raccolta di medie proporzioni, gestito da una società della zona. In passato non aveva mai segnalato casi analoghi, né il titolare ha testimoniato di aver ricevuto minacce, o eventuali attriti con qualcuno. Resta il dato che negli ultimi quindici anni, quasi tutte le aziende ortofrutticole della fascia jonica hanno subìto incendi e danneggiamenti simili. Di solito a bruciare sono i binz (grossi contenitori in plastica) accatastati nei piazzali, ma anche mezzi di lavoro come in questo caso. Un fenomeno che di recente ha subìto fortunatamente un rallentamento, ma resta il dato che gli incendi si verificano sempre nella zona tra Pisticci e Policoro e sempre in magazzini ortofrutticoli. Quindici anni fa si iniziò pensando a cortocircuiti, ma poi la rapida escalation rivelò l’esistenza di un racket estorsivo.