Bellezze del territorio

Parco dell’Alta Murgia, si punta a farlo diventare da regionale a nazionale

Carmela Cosentino

Non senza garantire prima la sicurezza dei sentieri turistici, in particolare il percorso 406 classificato dal Cai con la doppia E, vale a dire per escursionisti esperti

MATERA - Il punto di partenza è stato l’avvio delle procedure per la redazione del nuovo Piano del Parco della Murgia Materana. E a seguire una serie di obiettivi che il presidente dell’Ente Giovanni Mianulli intende realizzare in tempi brevi, tra questi trasformare il Parco da regionale a nazionale. Non senza garantire prima la sicurezza dei sentieri turistici, in particolare il percorso 406 classificato dal Cai con la doppia E, vale a dire per escursionisti esperti. Progetti e proposte illustrate ieri mattina nella conferenza stampa tenutasi nella sede di via Sette dolori. dopo Mianulli, affiancato dal consulente della comunicazione di Diotima srl Vito Epifania, ha stilato un bilancio delle iniziative e delle attività dei primi mesi del suo mandato, partendo dal nuovo Piano del Parco che andrà ad aggiornare e implementare un piano che risale a 20 anni fa, seguendo le procedure previste, “con l’obiettivo di adeguarlo al contesto attuale e supportarne la propria crescita e, in prospettiva il suo ampliamento”.

Nell’ottica della crescita dell’Ente, rientra l’adeguamento della pianta organica che prevede l’assunzione a tempo determinato di tre operatori mentre mirate sono le collaborazioni avviate, tra queste la convenzione sottoscritta con il Consorzio di Bonifica per la realizzazione di lavori, alcuni in parte eseguiti, altri in corso o in fase di appalto che riguardano le strade di Murgia Timone, Belvedere, ex Casello ferroviario, Madonna delle Vergini, e le aree di Parco dei Monaci, del Centro di educazione ambientale in località Pianelle e nello Jazzo Gattini e Masseria Radogna. Sul fronte delle infrastrutture, ricorda il presidente, rientrano la realizzazione interventi per la viabilità, di manutenzione straordinaria e recupero, mentre i lavori già realizzati riguardano il controllo e la riapertura della passerella e del sentiero 406, dello Jazzo Gattini e la manutenzione delle passerelle del Villaggio Neolitico.

L’Ente inoltre ha sottoscritto con il Cai Matera un Protocollo di collaborazione che prevede il tracciamento e la segnaletica dei sentieri, la trasmissione delle schede e dei relativi allegati per l’aggiornamento della rete escursionistica, a partire dai sentieri 406, 407 e 408. Il presidente ha ricordato anche le iniziative in fase di preparazione. “Sono tre- ha spiegato- i principali ambiti di intervento per una corretta e proficua gestione, anche in ordine alle criticità date dalla crescita esponenziale del turismo a Matera in particolare, e nella prospettiva di una valorizzazione del Parco e della cultura dei Parchi in generale. Per queste ragioni stiamo lavorando ai bandi per l’ affidamento dei servizi per Porta Pistola – Murgia Timone, per Pianelle – Parco dei Monaci e per il punto informativo “Porta dei Parchi”. Quanto alla sorveglianza e al monitoraggio è stato firmato un accordo di collaborazione con la Forestale e con i Carabinieri a cavallo e per quanto riguarda il futuro, l’obiettivo è di ampliare il Parco alle aree di San Giuliano, Timmari, Picciano e Serra d’Alto, Laterza, Ginosa e Santeramo.

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