L'evento

Puglia, il Carnevale entra nel vivo con danze, sfilate e divertimento

Luca Natile

Da Putignano a Gallipoli: ecco dove andare a «pazziare» per il Carnevale 2024 in Puglia

PUTIGNANO - Si alza il sipario, è tempo di Carnevale. Manfredonia, Massafra, Gallipoli, Mesagne da oggi fanno sfilare i loro carri allegorici. Sammichele di Bari ha già aperto le sue sale da ballo e dato il via ai famosi festini in maschera. A guidare la carica dei mastodontici pupi in cartapesta c’è Putignano con il suo Carnevale, il più famoso di Puglia, fra i più antichi e longevi del mondo, candidato a patrimonio immateriale dell'Unesco assieme ad altri carnevali storici d'Italia. Tutto è pronto.

Il sipario si alza alle 15.30 e non è solo un modo di dire. I sei carri allegorici di prima categoria (più altri due di categoria e dimensioni minori), i cinque gruppi mascherati (più altri sei che faranno da cornice ai carri), le cinque maschere di carattere (pupazzi in cartapesta a dimensione d’uomo) e le decine e decine di maschere in libertà, infatti entreranno in scena passando sotto un doppio sipario, alto più di 20 metri (opera della «Illuminazioni Faniuolo» impresa putignanese che ha realizzato luminarie in ogni angolo del mondo da Parigi a Madrid, dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi). Si tratta di un cubo gigantesco fatto con tubolari, cavi, luci e tessuti ricamati, una macchina del tempo che sembra uscita da un film di Stanley Kubrick.

È solo una delle tante meraviglie di questa fantasmagorica festa in maschera che quest’anno compie 630 anni. Un compleanno speciale, con ospiti speciali come Alan Sorrenti, la voce eterea degli anni ‘70; Jo Squillo, la poliedrica regina degli anni ‘80; e Danny Losito (Double Dee), il maestro del ritmo inconfondibile degli anni ‘90. A partire dalle 18, terminata la sfilata, saliranno sul palco. Una edizione con ospiti speciali come Amadeus, e sua mogie Giovanna Civitillo, padrino e madrina dell’ultima sfilata e con Rosario Fiorello incoronato a Roma sul set di «Viva Rai 2» «Magnifico cornuto» (espressione idiomatica per indicare uno che la sa lunga, in gamba) dagli affiliati alla storica «Accademia delle corna», custode di una delle tradizioni più divertenti del Carnevale, giocata tutta sul doppio senso. Insieme a Fiorello «incoronati» anche per Fabrizio Biggio e Mauro Casciari.

L’ingresso al percorso della sfilata è regolato dal pagamento di un biglietto (i bambini fino ai 10 anni entrano gratis, dagli 11 ai 14 anni pagano 13 euro al botteghino oppure 11,50 con Pos; gli adulti 18 euro al botteghino o 16.50 con Pos. Chi compra online riceve uno sconto). Il programma prevede durante tutta la giornata l’esposizione di Vespe nel chiostro comunale a cura del Vespa Club Putignano; la mostra d’arte di Luigia Bressan presso il museo civico allestita dall’associazione Arte in viaggio; balli e animazione del dj Calabritta in Piazza Farinella (largo Porta Nuova); l’esibizione itinerante della trascinante «Farinella street band»; prove del cuoco con gli chef dell’associazione cuochi «Trulli e grotte» e una viaggio alla scoperta della farina di ceci (la Farinella simbolo della festa) con Clara D’Aprile (Largo Porta Nuova dalle 11 alle 13). Ancora, spettacoli di strada per i bambini con i Pachamama; laboratori di cartapesta a cura di Gesi Bianco e un fantascientifica cabina di luci per foto ricordo con l’artista fotografo Dino Frittoli.

A GALLIPOLI (di Giuseppe Albahari)

Signore e signori, sua maestà il Carnevale. Con il corso mascherato dalle ore 15 e prima ancora con l’insediamento di Re Candallinu e consorte Mendula Riccia che a mezzogiorno, sul balcone del Municipio, riceveranno le chiavi della città dal sindaco Stefano Minerva e promulgheranno l’editto che la proclamerà luogo del divertimento. A cominciare da subito, con il corteo che si snoderà per le vie del centro storico aperto dagli sbandieratori e musici del “Rione Lama” di Oria.

Si ritroveranno tutti in apertura della sfilata sul rettilineo del corso Roma, secondo una tradizione che si rinnova perché l’arte - dei cartapestai, più artisti che artigiani nel manipolare carta, colla e colore – è originalità e non solo per la loro immaginifica creatività. Devono infatti attenersi al tema, che in questa edizione della kermesse - definizione completa: “Storico carnevale di Gallipoli”, dopo il recente riconoscimento del Ministero della cultura e dello spettacolo - è “Museum”.
Lo ha stabilito il team organizzativo: assessorato comunale a turismo e spettacolo in primis; collaborazione di Pro Loco, Fabbrica del Carnevale e Poiefolà costruzioni teatrali; direzione artistica di Alberto Greco. Un tema che è stato declinato nei gruppi mascherati (provenienti anche da Galatone, Racale e Melissano), nei cinque maxi-carri dei Maestri e negli altrettanti di seconda categoria - solo per dimensioni, beninteso - delle nuove leve.
Rimane, come denominatore comune, la capacità di suggestionare: con i sogni (team di Fideliterexcubat guidato da Gabriele Cortese e Roberto Perrone); l’eco della tempera grassa del Botticelli (team dei fratelli Coppola, con Stefano in prima linea); la creatività artistica di Franco Monterosso (oltre 40 anni di partecipazione, quando si dice fedeltà...); l’invito alla letizia di Medicea memoria (Siamo Noi Group guidato da Giovanni Pacciolla); i rischi dell’arte della politica e dei giochi di potere (team guidato da Oreste Scorrano).
Sono tutti tasselli di un mosaico che, sostiene il sindaco Stefano Minerva, regala emozioni e concorre a rendere Gallipoli attrattiva tutto l’anno. Sulla stessa linea, l’assessore allo spettacolo e agli eventi, Tony Piteo, si dice consapevole dell’importanza crescente che il carnevale gallipolino - «orgoglio di comunità», lo definisce - sta rivestendo in Puglia, e conclude: «I cartapestai presenteranno quest’anno capolavori di grande impatto scenografico che lasceranno senza parole gli spettatori. Ringrazio i Maestri, insieme con il direttore Alberto Greco e la sua squadra, ma mi piace anche ricordare che l’evento si concluderà, martedì grasso nel centro storico, con un omaggio alla tradizione del Titoru e con esibizioni teatrali nelle strade che faranno riassaporare il gusto del nostro carnevale più antico».
Una notazione, infine, per gli ospiti. Il risvolto obbligato del piano traffico adottato dal comandante della Polizia locale Antonio Morelli è di lasciare le auto nelle aree di sosta prossime ai diversi accessi in città.

A MANFREDONIA

Quella che si apre oggi è una settimana ricchissima di appuntamenti per il carnevale di Manfredonia in attesa della prima grande parata prevista per l’11 febbraio.
Oggi alle ore 9 al Centro Nautico Sportivo “Il Mandracchio” seconda edizione della regata a colori del Carnevale di Manfredonia. L’evento sportivo è organizzato da Gargano Sailing Team. Alle 18 alla Casa di Riposo Anna Rizzi Socia “Le pantere grigie”
Giovedì alle ore 17 al LUC “La Bottega di Ze Pèppe”, esposizione di fotografie, video, costumi di Carnevale, manufatti di cartapesta sipontina e alle 19 in Piazzetta Mercato giovedì grasso alla socia “IN PIAZZETTA”. Alle 19 in Villa Comunale musiche e balli alla socia “ALLA GOCCIA. Sempre alle 19 - Via San Francesco appuntamento alla socia “LA TRACCIA NASCOSTA” mentre alle 19,30 in Piazza del Popolo socia all’aperto “Maschere e trumbètte” Danza e balli a cura di UISP Comitato territoriale Foggia-Manfredonia. Con la partecipazione delle ASD: Caribe Dance Academy, Coreutica Centro Studi Danza, Gimnasya, Mary J Style Professional Dance Academy, Scuola di Arti sceniche My Dance, Playa del Niño Dance Company, Prioletti Dance Academy, Sabor Diferente Academy e Stelle della Daunia. Presentano: Chiara Carpano e Vincenzo d’Oria
Venerdì 9 febbraio alle 16 - L'Arena Sport Center, Loc. Posta del Fosso Padel in maschera, Torneo organizzato in collaborazione con lo Sporting Manfredonia. Evento dedicato alla categoria “Esperto” (senza limiti di età). Alle 17.00 al LUC “La Bottega di Ze Pèppe” il carnevale in mostra. Alle 18 ITST Manfredonia c/o Info Point Piazzetta Mercato Cooking Show “I MalembÀNDE”a cura della Home Chef Rosa D’Ambrosio. Presenta: Matteo Robustella.
Sabato 10 alle ore 16 L'Arena Sport Center, Loc. Posta del Fosso Padel in maschera. Alle ore 18 al Polo Socio Sanitario “Le Rondinelle” Animazione e balli in collaborazione con Rita e Alex NonSoloLive; alle ore 19 alla Galleria Novecento, Corso Manfredi 192, Mostra di vignette raffiguranti i carri allegorici sipontini a cura di Paolo Riccardi; alle 19.30 in Corso Manfredi arrivo in città delle maschere iconiche del Carnevale, Ze Pèppe e Siponta e “U Spusalizije’” in Piazza del Popolo con banchetto nuziale presso la ProLoco, Via Maddalena 99. Animazione a cura dell’Associazione La Rosa dei Venti di Salvatore Esposto “Pedelìgge” e Fortunato Gentile.

A SAN FERDINANDO DI PUGLIA (di Gateano Samele)

Torna a San Ferdinando di Puglia, dopo 30 anni, il Carnevale Ofantino Sanferdinandese. In svolgimento da lunedì a venerdì, rinasce dalla sinergia tra l’associazione Pro Loco, Comune, associazioni e scuole.
L’evento è stato presentato a Palazzo di Città, a cui hanno preso parte l’assessore alla cultura Cinzia Petrignano e la presidente della Pro Loco, Angela Camporeale. «Abbiamo inteso coinvolgere la nostra comunità – dichiara l’assessore - per riappropriarci dei nostri spazi urbani, vivendoli e coinvolgendo la nostra bella comunità locale in un’esperienza goliardica e allegorica, riscoprendo insieme le nostre origini. Insomma per creare bellezza e divertimento».
«Infatti - spiega Camporeale - il filo conduttore dell’edizione 2024 è: “Il Quartiere è in ballo”, per scoprire insieme, insieme, quartiere per quartiere, le origini agricole, sociali, le tradizioni, i colori. A tal fine, abbiamo suddiviso la città in contrade: “Ulivo” in piazza Papa Giovanni Paolo II (5 febbraio); Contrada Carciofo, in piazza Monsignor Gallo (6); Contrada Pesca nella villa comunale (7); Contrada Uva, presso l’area mercatale».

Il Carnevale Ofantino Sanferdinandese si chiuderà con una grande sfilata, guidata dalla banda cittadina e da tre mascotte di animazione: Re della parata al centro che dà la mano a Torretta e alla Montagnola, simboli di San Ferdinando di Puglia. La Pro Loco ha voluto riproporre una tradizione ormai in disuso, per partecipare il senso di comune dell’appartenenza affinché la collettività e possa ritrovarsi, in occasione di questa festa tanto amata da grandi e piccini, con un obiettivo comune: creare bellezza, essere cioè «costruttori di bellezza».

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