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Calimera, la denuncia del padre di Elia ai Servizi sociali: «Najoua annunciò che avrebbe fatto del male a nostro figlio»
A dicembre 2024 l'uomo si rivolse al Comune dopo una visita dell'ex compagna per l'affidamento: «Saluta bene il bambino perché lo porto con me»
Il 16 dicembre 2014 il padre di Elia, ucciso ieri a Calimera dalla madre Najoua Minniti che si è poi suicidata, aveva protocollato un esposto ai servizi sociali in cui annunciava le intenzioni dell’ex compagna di uccidere il bambino. «Ho ricevuto una visita della mia ex compagna – si legge nel documento diffuso alla stampa -. Dopo una breve conversazione sulla divisione delle feste natalizie la signora ha dichiarato di ritenermi responsabile di qualsiasi cosa capitasse a lei e al bambino».
Elia Perrone, 8 anni, è stato ritrovato morto ieri 18 novembre in casa della madre Najoua Minniti, il cui cadavere era stato ripescato nel pomeriggio a Torre dell’Orso dopo essere stato avvisato da un sub. La donna era in lite con l’ex compagno: il Tribunale aveva disposto l’affidamento congiunto.
Nell'esposto sono riportate testualmente alcune frasi che la donna disse quel giorno al padre: «Saluta bene Elia perché lo porto con me»; «è già capitato che io sia andata di fronte al mare con la macchina»; «ritieniti responsabile di qualsiasi cosa capiti a me e ad Elia».