Il caso

Marina di Ugento, strage di pesci: ostruito il canale di bonifica

Mauro Ciardo

Il sindaco: «Abbiamo chiesto al Consorzio un intervento immediato»

TORRE SAN GIOVANNI (MARINA DI UGENTO) L’ostruzione del canale di bonifica provoca una strage di pesci. Una vera e propria emergenza ambientale quella che si sta verificando in questi giorni all’interno del canale di bonifica di proprietà del Consorzio “Ugento e Li Foggi” (oggi assorbito nel consorzio unico Centro Sud Puglia).

Purtroppo, a causa del mancato ricircolo delle acque causato dall’accumulo di alghe, tra i canneti stanno morendo migliaia di pesci, scatenando un allarme dal punto di vista igienico e sanitario.

Le segnalazioni dei cittadini, soprattutto di quelli che amano passeggiare lungo la fascia costiera e che ammirano le bellezze naturali del sito di interesse comunitario, sono state tante.

Il canale, va ricordato, venne realizzato tra gli anni ‘30 e gli anni ‘40 del secolo scorso per bonificare una vasta area paludosa, insieme a quella più a sud che si estende fino alla marina di Torre Pali in territorio di Salve.

La manutenzione però è fondamentale per garantire il ricircolo e l’ossigenazione delle acque, ma anche per evitare fenomeni come l’esondazione nei terreni circostanti e le infestazioni degli insetti.

Sulla questione interviene anche il sindaco di Ugento, Salvatore Chiga. «Giorni fa abbiamo scritto al Consorzio di bonifica – fa sapere il primo cittadino – per chiedere un intervento immediato. Speriamo che si proceda quanto prima alla riapertura del canale, fondamentale per assicurare il ricircolo delle acque. Da parte nostra – assicura – ci sarà un monitoraggio costante della situazione».

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