serie a

Sottil, la freccia in più nella corsa alla salvezza del Lecce

Antonio Calò

Tecnica, velocità, dribbling: per i giallorossi può diventare decisivo

A Parma, Riccardo Sottil potrebbe essersi «preso» il Lecce. Il gol realizzato contro il team ducale, con un tiro-cross che ha sorpreso in maniera clamorosa il portiere Zion Suzuki, ha sbloccato l’esterno alto originario di Torino, che nel Salento vuole rilanciarsi ad alti livelli per meritare un’altra chance in un club di classifica medio-alta, dopo le esperienze con luci ed ombre vissute con le casacche della Fiorentina e del Milan.

Sottil è, tra i volti nuovi del Lecce edizione 2025/2026, arrivati nel mercato estivo, l’unico che conosce bene il calcio italiano e la serie A, avendo già collezionato, prima del suo approdo in giallorosso, 129 presenze, delle quali 102 con la «Viola», 21 con il Cagliari e 6 con il Milan. Inoltre, non ha problemi di lingua. Ha già lavorato con il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino, ai tempi in cui il dirigente di Vernole era alla Fiorentina, ed è stato già allenato da Eusebio Di Francesco in Sardegna, trovandosi molto bene.

Insomma, tra gli acquisti effettuati dalla società presieduta da Saverio Sticchi Damiani tra luglio ed agosto, Sottil è quello che dovrebbe inserirsi con maggiore celerità nel nuovo contesto, anche se lottare per la salvezza propone ad un calciatore dinamiche in parte differenti rispetto a quelle che si vivono in formazioni che ambiscono ad entrare nelle coppe europee. La cosa certa è che, a Parma, nell’ambito di una prova d’assieme positiva, l’ex Fiorentina ed ex Milan si è espresso a buoni livelli, confermando di essere in grado, se «ispirato», di dare tanto alla causa del Lecce. Chi, come lui, sa saltare l’uomo in dribbling, garantendo la superiorità numerica in fase offensiva alla propria squadra, ha i «numeri» per portare un valore aggiunto prezioso.

Che questa sia una sua dote lo si sapeva in partenza ed i tifosi del team giallorosso l’hanno potuta apprezzare nelle battute iniziali dello sciagurato match casalingo con il Cagliari, quando ha lasciato sul posto il proprio marcatore ed ha scoccato un insidiosissimo cross a centro area che Tiago Gabriel ha trasformato in gol con un preciso colpo di testa.

Purtroppo, dopo l’ottimo avvio, nella sfida contro i sardi dell’ex Fabio Pisacane, sia il Lecce che Sottil hanno smarrito quasi subito la via maestra, tanto da farsi ribaltare, subendo una sconfitta grave per la classifica come per il morale. Il 26enne esterno alto, in particolare, non ha garantito, insieme alla mezzala Alex Sala, la copertura necessaria lungo la corsia mancina, esponendo Antonino Gallo ad una figuraccia e dando campo libero soprattutto al terzino Marco Palestra. Ma va rimarcato che, contro i rossoblù, è stato tutto il collettivo a steccare, non solo chi ha agito lungo la fascia sinistra.

Il figlio d’arte (il padre Andrea, ex tecnico dell’Udinese in A, allena il Modena ed è attualmente al comando del campionato di B) è poi rimasto in panchina nel confronto interno con il Bologna che, con il pari in extremis firmato da Francesco Camarda dopo una prestazione all’altezza, ha ridato slancio al Lecce, ed è tornato in campo a Parma dove, con il suo «centro», è stato decisivo.

L’assist servito a Tiago Gabriel in Lecce-Cagliari e la rete realizzata in Parma-Lecce dovrebbero avergli dato entusiasmo e motivazioni ulteriori. Ora i supporter della compagine salentina si aspettano da lui continuità di rendimento, quella continuità che spesso gli ha fatto difetto nella sua carriera, tarpandogli in parte le ali. Tra l’altro, con Tete Morente appena recuperato da un infortunio muscolare, considerato anche che Lameck Banda non ha lavorato con il resto del gruppo in quanto impegnato con la sua nazionale, contro il Sassuolo, sulla fascia mancina, nel tridente offensivo, dovrebbe toccare di nuovo a lui, che probabilmente ha scalato le gerarchie nelle scelte di Di Francesco.

La sfida contro i neroverdi guidati da Fabio Grosso si preannuncia importante per il Lecce, chiamato a muovere ancora la propria classifica, consolidando il cammino iniziato contro Bologna e Parma. Ebbene, un Sottil «ispirato» accrescerebbe il peso offensivo della formazione salentina. Da lui, però, oltre ai dribbling nella metà campo rivale, ci si aspetta anche un certo sacrificio in fase di copertura, come accaduto al «Tardini». Nel calcio moderno ed a maggior ragione in un team che battaglia per restare in massima serie non ci sono calciatori esentati dal dare il proprio contributo in entrambe le fasi.

Nella propria carriera, in quanto a minutaggio ottenuto in serie A, la stagione migliore è stata quella 2021/2022, nella quale è rimasto in campo 1.241’, firmando 2 gol e sfornando 2 assist. Nel Lecce, ingranando al meglio, potrebbe fare di più dal punto di vista dell’utilizzo, ma anche della capacità di incidere sui risultati, come assistman, cercando con maggiore frequenza la via della rete, saltando gli avversari ed effettuando dei traversoni dall’out sinistro. I tifosi salentini sperano di vedere all’opera il miglior Sottil di sempre e che il calciatore torinese dia una mano di rilievo per raggiungere il traguardo-permanenza.

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