solidarietà
Gallipoli, è salpata la Freedom Flottilla diretta verso Gaza: a bordo anche cibo e giocattoli
L'imbarcazione Handala tenterà di portare aiuti umanitari in Palestina. Anche un barese tra i membri dell'equipaggio
«Siamo partiti da poco da Gallipoli, c'è stata tanta solidarietà da parte di tante persone e un corteo di barche che ci ha seguito fino fuori al porto. C'è stato anche un piccolo traghetto pieno di turisti solidali». Lo dice il barese Tony La Piccirella, che si trova a bordo della imbarcazione Handala della Freedom Flottilla, che tenterà di portare aiuti umanitari a Gaza.
«A bordo - spiega - abbiamo medicinali, latte in polvere, alimenti e anche giocattoli. Ovviamente è una quantità simbolica, la nave è piccola. il punto è la solidarietà e l'intenzione di attraversare il blocco navale illegale imposto da Israele». «Entro una settimana dovremmo arrivare - precisa - e i rischi sono parecchi. La prima nave che abbiamo provato a mandare quest’anno, la Conscience, è stata bombardata a 20 miglia dalle coste maltesi. E lo scenario politico è cambiato rispetto a quando è salpata l’ultima nave, la Madleen: nella precedente missione l’equipaggio è stato fermato e sequestrato a 150 miglia dalle acque palestinesi e israeliane, quindi in maniera completamente illegale poiché in acque internazionali. E' stato chiesto all’equipaggio di firmare un documento in cui dichiaravano di essere entrati illegalmente in Israele e ovviamente si sono rifiutati tutti perché nessuno di loro era entrato. Questo è uno degli scenari probabili e che si è presentato più volte durante le missioni di Freedom Flottilla».
«Noi - conclude - abbiamo solo certezza delle nostre intenzioni. Siamo in 21: ci sono medici, infermieri, giornalisti, attivisti per i diritti umani. E’ un gruppo vario, con persone che provengono anche da Stai Uniti, Canada, Francia e Tunisia».