Il caso

Casarano, truffa su cessione azienda per frodare il Fisco: sequestro da 2,3 milioni, anche un complesso residenziale e commerciale

Coinvolte due società riconducibili a un'unica famiglia: una destinata alla liquidazione, l'altra costituita per proseguire l'attività imprenditoriale. Emerso anche l'impiego di 73 lavoratori irregolari di cui 26 in nero

Un sequestro di beni per un valore complessivo di 2,3 milioni di euro è stato effettuato da militari della Guardia di Finanza di Lecce a carico di una società di capitali con sede a Casarano, e di due imprenditori che operano nel settore edilizio. Il decreto preventivo è stato emesso dal gip del Tribunale nei giorni scorsi. Il sequestro riguarda disponibilità finanziarie ed un complesso residenziale e commerciale.

L’indagine ha portato alla luce un sistema di frode realizzato con il coinvolgimento di due società riconducibili ad un unico nucleo familiare, di cui una fortemente indebitata verso l’erario, destinata alla liquidazione, e l’altra costituita con l’intento di proseguire l’attività imprenditoriale dopo aver acquisito l’attivo patrimoniale della prima. Gli amministratori delle imprese, mascherando una cessione d’azienda con trasferimenti frazionati di beni, oltre a commettere un’ingente evasione Iva, hanno sottratto risorse patrimoniali alla riscossione coattiva di debiti tributari, accumulati nel tempo per importi milionari e fraudolentemente esclusi dal trasferimento d’azienda.

L’operazione prende origine da una verifica fiscale eseguita l'anno scorso nei confronti della società neo-costituita, nel corso della quale sono stati anche recuperati a tassazione oltre 1,3 milioni di euro di ricavi non dichiarati ed individuati 73 lavoratori ‘irregolari’, di cui 26 completamente in ‘nero’, con l’irrogazione della cosiddetta maxi-sanzione.

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