Vicino San Cataldo
Lavori irregolari nella pineta di Campoverde: sequestrati 2 ettari, due denunce
Era stata rilasciata l'autorizzazione per un intervento di diradamento e messa in sicurezza della foresta, ma il passaggio dei mezzi pesanti ha causato notevoli danni ambientali
VERNOLE - I Carabinieri Forestali di Lecce hanno posto sotto sequestro preventivo un’area di circa 1,77 ettari all’interno della pineta “Campoverde”, nel territorio comunale di Vernole, a sud della marina di San Cataldo. L’intervento è scattato a seguito di una segnalazione giunta dal Servizio Territoriale del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, che aveva in precedenza rilasciato l’autorizzazione per un intervento di diradamento e messa in sicurezza del complesso forestale.
I lavori autorizzati prevedevano la rimozione di piante soprannumerarie e di quelle danneggiate dagli agenti atmosferici, oltre alla pulizia delle fasce di confine, con l’obiettivo di ridurre il rischio di incendi boschivi e migliorare la funzionalità ecologica dell’area. Tuttavia, durante un sopralluogo, i militari dell’Arma hanno riscontrato gravi difformità rispetto all'autorizzazione rilasciata.
Secondo quanto accertato, il passaggio dei mezzi pesanti utilizzati dalla ditta incaricata dei lavori avrebbe causato l’asportazione e il danneggiamento diffuso della vegetazione arbustiva del sottobosco, compromettendo l’equilibrio dell’habitat naturale.
La pineta di Campoverde è sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi dell’articolo 142 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004) e ricade all’interno del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Qualsiasi intervento che comporti una rilevante trasformazione del territorio, come nel caso in questione, deve essere accompagnato da apposita autorizzazione paesaggistica, risultata assente.
Alla luce delle irregolarità riscontrate, i Carabinieri Forestali hanno disposto l’immediato sequestro dell’area e il blocco delle attività in corso. Inoltre, due persone – il titolare della ditta esecutrice e il direttore dei lavori – sono state denunciate per interventi in assenza di autorizzazione paesaggistica (articoli 146 e 181 del D.Lgs. 42/2004) e per danneggiamento di boschi (articolo 635, comma 2, punto 3 del Codice penale).
Le indagini proseguono per valutare l’entità complessiva del danno ambientale.