In città
«Degrado in piazza Italia? A Lecce il problema è irrisolto»
Il Consiglio dà il via libera al bilancio che riduce il disavanzo
LECCE - Tiene ancora banco la questione sicurezza e decoro in città. «In piazza Italia ci sono gli stessi problemi di sempre: sono state eliminate le panchine e ora la gente si stende a terra - ha attaccato, ieri mattina, in commissione Traffico il consigliere di minoranza Antonio De Matteis - Davanti alla Casa del Mutilato non ci si può nemmeno avvicinare. Mi auguro che si risolva il problema senza spostarlo in altre zone della città».
«Siamo riusciti a contenere il degrado che c’era negli anni passati - ha ribattuto il presidente Luigi Quarta Colosso – I controlli sono serrati e sono aumentati gli interventi con la Monteco per pulizia. Le panchine sono state eliminate per limitare il bivacco dei senzatetto che sono già regolarmente assistiti dai servizi sociali del comune. Sono in contatto con tanti residenti che notano la differenza. La situazione non si è del tutto risolta, ma è migliorata tanto. La mia visione è basata sui vari sopralluoghi che ho fatto». Le parti si sono accordate per un sopralluogo di verifica per poi discuterne con l’assessore al ramo giovedì.
Nel pomeriggio, invece, il Pd è tornato all’attacco in Consiglio comunale per chiedere con un’interrogazione di rispettare gli accordi con i lavoratori della Lupiae, che avevano accettato il part-time (36 ore) per aiutare la società a rientrare dal debito.
«La situazione è di palese disparità rispetto a chi ha ottenuto il full time - ha detto il Rotundo - Bene il piano triennale delle assunzioni, ma si privilegi il passaggio alle 40 ore dei lavoratori che sono ancora a 36 ore settimanali». Il sindaco Adriana Poli Bortone ha lamentato il cambio di atteggiamento del centrosinistra, che ha spinto per il cambio di contratto dei lavoratori per rientrare dal debito «riducendo lo stipendio per 7 anni, anziché 5»: «Quando eravamo all’opposizione, abbiamo fatto le battaglie per tenerli a 40 ore». La prima cittadina ricorda di aver voluto fortemente la Lupiae e si è impegnata a «ripristinare al più presto i diritti dei lavoratori».
Poli Bortone si è detta pronta a collaborare con Rotundo nell’interesse dei dipendenti.
Passaggio facile anche per il consuntivo dell’anno 2024: il disavanzo scende di 10 altri milioni invece degli 8 previsti. Lecce è a quota 40 milioni di euro. Salvemini ha rilanciato alcune criticità già sottolineate in commissione, in primis quella sul mancato parere esplicito della Cosfel. «Sono stati rinforzati i presidi di sicurezza del bilancio - ha dichiarato Poli Bortone - I dati mettono in luce come questa amministrazione ci tenga a garantire gli equilibri finanziari del Comune».
Poi, la prima cittadina è tornata sulla questione della relazione degli ispettori del Mef: «L’ispettore ha inviato oltre 50 richieste di chiarimento e siamo ancora in attesa del parere della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio. Abbiamo preparato delle ciambelle di salvataggio con gli accantonamenti, sperando che dal passato non arrivino sorprese». Infine il chiarimento sulla sua indennità: «Potevo prendere 120mila euro l’anno dello stipendio che il precedente sindaco si è aumentato, ma ho preferito il vitalizio da parlamentare che già ho per non gravare sulle casse comunali». L’obiettivo del risanamento delle casse comunali è vicino: la meta si potrà raggiungere nel 2028, con due anni di anticipo.