Il caso
Salento, vieta alla figlia di 12 anni di vivere «all'occidentale»: algerino condannato
Quattro mesi al padre di questa ragazzina per abuso di mezzi di correzione
LECCE - Un uomo di origini algerine è stato condannato dal Tribunale di Lecce a 4 mesi di reclusione, pena sospesa e non menzione, per abuso dei mezzi di correzione. L'imputato era accusato di non aver permesso alla figlia di 12 anni di vivere «all’occidentale» nonostante vivesse da anni ormai sul territorio italiano, in un comune del Salento.
Dal 2021 l’uomo le avrebbe impedito di uscire da sola, di mangiare carne di maiale, di entrare nei centri commerciali, di indossare jeans strappati o di intrattenersi con persone di sesso maschile. L’imputato è stato invece assolto dall’accusa di maltrattamenti verso la ex moglie. L’accusa aveva chiesto la condanna a 2 anni ed 8 mesi di reclusione.