Musica e non solo

Notte della Taranta, dopo il «no» al palco di Sanremo scelto un maestro concertatore di origine ebraica

Mimmo Mazza

Il concertone affidato al clarinettista americano Krakauer. La decisione di Bray che lo scorso anno aveva vietato l'esibizione di palestinesi e siriani

Da Geolier a David Krakauer, sfidando il politicamente corretto pur di guarire dalla cosiddetta «sanremite».

Il dado è tratto. E dopo aver negato al precedente maestro concertatore Shablo lo scorso anno di far esibire un artista palestinese e uno siriano, impedito sempre a Shablo diportare sul palco dell’Ariston di Sanremo due settimane fa l’orchestra della Notte della Taranta per la serata dei duetti, e infine non aver voluto produrre con Gabri Ponte (bocciato pure come futuro maestro concertatore) la produzione del tormentone «Tutta l’Italia» che ha contrassegnato l’edizione 2025 del Festival di Sanremo, ecco dopo tutto ciò, la fondazione, guidata dal giugno scorso dall’ex ministro Massimo Bray, ha scelto il nuovo maestro concertatore.

Si tratta del clarinettista David Krakauer, innovatore della musica Klezmer, musica ebraica dell’est Europa, e apprezzato musicista classico. Krakauer si è esibito con i quartetti Tokyo, Kronos e Emerson e da solista con rinomate orchestre tra cui quelle di Dresda, Seattle e Detroit. Con la sua band, Klezmer Madness!, ha rilanciato il genere Klezmer con spettacoli alla Carnegie Hall e in tutto il mondo. Sottraendosi decisamente alle classificazioni, Krakauer ha collaborato con un gruppo estremamente eterogeneo di musicisti e compositori. Nel suo ultimo progetto...

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