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Lecce, il rettorato di Fabio Pollice si chiude con un balzo in avanti: immatricolazioni dal 53 al 61%
Nei sei anni del mandato che si chiuderà a novembre prossimo, UniSalento ha guadagnato quasi otto punti percentuali (rispetto alle immatricolazioni)
LECCE - Il rettorato di Fabio Pollice si chiude con la crescita della popolazione studentesca. Nei sei anni del mandato che si chiuderà a novembre prossimo, UniSalento ha guadagnato quasi otto punti percentuali (rispetto alle immatricolazioni) passando dal 53,78 per cento dell’anno accademico 2019/2020 (anno dell’insediamento di Pollice) al 61,47 per cento del 2023/2024. L’Ateneo ha in corso di elaborazione le iscrizioni del 2024/2025, ma per l’Ufficio di Statistica del Mur (Ministero Università e Ricerca) c’è una flessione del 4,4 per cento delle immatricolazioni essendo passate dalle 4.308 dell’anno accademico 2023/2024 alle 4.122 del 2024/2025. Tuttavia occorre considerare che lo stesso Mur avverte che il monitoraggio è da ritenere provvisorio «poiché in questo periodo le immatricolazioni sono ancora in corso e soggette a possibili rilevanti variazioni sia perché alcuni atenei sono in ritardo con la fornitura degli stessi». E non solo. Il Mur considera solo gli studenti che si immatricolano per la prima volta nella loro vita ad un corso di laurea o di laurea magistrale a ciclo unico nel sistema universitario italiano e quindi dal computo rimane fuori la quota di persone che si iscrivono ad un ateneo pur non essendo la prima volta che lo fanno. Insomma bisogna aspettare che UniSalento completi il quadro delle iscrizioni per capire se effettivamente le mancano 186 immatricolazioni rispetto al precedente anno accademico.
Sta di fatto che la maggior parte dei diplomati della provincia di Lecce scelgono UniSalento per la loro formazione universitaria. Infatti per l’anno accademico in corso il 65,8 per cento dei diplomati salentini ha scelto l’Università del Salento, il 16,3 per cento ha guardato a Lecce dalla provincia di Brindisi, il 10,6 per cento da Taranto, ma c’è anche il 7,3 per cento di diplomati che provengono da altre province pugliesi o da altra regione. Gli indirizzi più gettonati: Scienze economico-aziendali, Psicologia, Ingegneria informatica, Biologia, Filologia moderna, Scienze e tecniche delle attività motorie, Programmazione e gestione dei servizi educativi, Ingegneria meccanica, Servizio sociale e politiche sociali, Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, Ingegneria gestionale, Ingegneria biomedica. Sotto i 100 iscritti tutti gli altri percorsi formativi.
Il maggior numero di immatricolazioni arrivano da quattro scuole leccesi: lo scientifico Banzi, il liceo Siciliani, il classico e musicale Palmieri, lo scientifico De Giorgi, il classico e linguistico Virgilio-Redi è settimo come numero di diplomati che scelgono UniSalento. Sempre rimanendo a Lecce non ci sono diplomati dei professionali che si sono iscritti a UniSalento, ma i tecnici rappresentano una quota delle iscrizioni sia pur con numeri inferiori rispetto ai licei. Iscrizioni sono arrivate anche dal Fermi, dal Deledda, dall’Olivetti e dal Ciardo.
L’indice di gradimento di UniSalento si mantiene alto anche considerando il numero di diplomati delle tre province del Grande Salento (Lecce, Brindisi, Taranto) che sceglie Lecce, anche se per quanto riguarda Brindisi e in particolar modo Taranto la scelta è più contenuta probabilmente per la rete di trasporti poco efficiente e per il caro-alloggi. Su 3.155 diplomati della provincia di Brindisi che hanno deciso di proseguire gli studi, 1.131 (il 35,8%) hanno scelto UniSalento; su 7.503 diplomati in provincia di Lecce, 4.483 (59,7%) hanno scelto l’ateneo salentino; mentre su 4.600 diplomati della provincia di Taranto solo 873 (19%) hanno scelto l’Università del Salento.