Stovini carica il Lecce: «A Empoli sfida tosta vincere sarebbe il top»
Il difensore, doppio ex, gioca in anticipo la delicata partita salvezza in programma sabato
LECCE - «La sfida di sabato tra Empoli e Lecce sarà “tostissima” per entrambe le squadre. I toscani ci arrivano con tre punti in più in graduatoria rispetto ai salentini, ma non penso che questa circostanza inciderà sull’andamento del match perché entrambe avrebbero comunque bisogno di vincere, ma al contempo non vorranno assolutamente correre il rischio di perdere. Mi aspetto quindi una partita molto tattica, nella quale l’attenzione e la tensione la faranno da padrone. Insomma, prevedo un match parecchio “bloccato”. Vedremo quale delle due formazioni avrà più coraggio per cercare di meritare il bottino pieno».
A tratteggiare in questo modo il prossimo confronto tra l’undici diretto da Roberto D’Aversa e quello allenato da Marco Giampaolo è Lorenzo Stovini, che nella sua carriera è stato capitano sia del Lecce che dell’Empoli. L’ex difensore ha militato in maglia giallorossa dal 2001/2002 al 2005/2006, per cinque stagioni (quattro in A ed una in B conclusasi con la promozione), collezionando 160 presenze in campionato (125 in massima serie e 35 tra i cadetti) e 7 in Coppa Italia. In seguito, ha indossato la casacca azzurra empolese dal 2009/2010 al 2011/2012, per tre annate agonistiche, scendendo in campo 105 volte.
«Il fatto che l’Empoli sia a +3 sul Lecce non condizionerà i due schieramenti- sostiene Stovini - È appena terminata l’andata e c’è tutto il ritorno da disputare, mentre la classifica è molto corta. Tra i 21 punti del Torino ed i 17 dei salentini e del Cagliari, quindi in appena quattro lunghezze, sono racchiuse otto compagini, con Venezia e Monza che sono più indietro. Ebbene, anche le ultime due hanno le loro carte da giocare. Inoltre, al momento, anche un team come il “Toro” non può certo sentirsi tranquillo perché basta davvero poco per essere risucchiati in basso, con l’aggravante di non avere l’abitudine a battagliare per la permanenza. Insomma, la bagarre è destinata a durare sino alle battute conclusive e non sarà facile che qualche squadra si tiri fuori dai guai in anticipo. Ecco perché occorre avere la capacità di pensare ad una sfida alla volta. Guardare oltre o mettersi a fare dei calcoli porta solo ad un inutile dispendio di energie mentali. Bisogna dare il meglio e cercare di ottenere il massimo in ciascun match».
Stovini crede nelle chance di salvezza del Lecce: «La rosa mi sembra attrezzata per raggiungere il traguardo. Ha qualcosa in più di alcune delle altre pericolanti. I ragionamenti fatti a tavolino, però, lasciano il tempo che trovano perché il giudice supremo è il terreno di gioco. I verdetti li darà il campo. Tornando al faccia a faccia di sabato tra toscani e salentini, entrambe le formazioni hanno alternato sin qui buone prestazioni ad altre non all’altezza. Ma nell’economia di una stagione lunga e difficile come quella di serie A, questa altalena va messa in preventivo anche per le big, figurarsi per chi ambisce alla permanenza».
L’ex difensore indica la strada da percorrere: «Bisogna avere grande predispone al sacrificio. Ogni calciatore dev’essere pronto a dare una mano al compagno che dovesse essere in difficoltà. Inoltre, conta molto l’aspetto mentale. Bisogna avere fiducia in se stessi, nel lavoro che si svolge quotidianamente. Un altro aspetto determinante è costituito dalla compattezza dell’ambiente».
Nel ritorno, il Lecce affronterà al «Via del Mare» solo tre (Torino, Como e Venezia) delle altre nove compagini che figurano nella seconda metà della classifica, mentre dovrà duellare in trasferta con le altre sei (Monza, Cagliari, Verona, Parma, Genoa ed Empoli). Il calendario è in salita. «Eccezion fatta per il Como - nota Stovini - All’andata, Baschirotto e compagni hanno fatto punti con tutte le dirette rivali, sia sul terreno amico che in campo avverso. Per centrare l’obiettivo servirà qualche colpo esterno tipo quello messo a segno a Venezia. I salentini, tra l’altro, possono contare su un seguito importante di supporter anche quando sono impegnati fuori regione. Insomma, non sono mai soli».
Tra le due piazze ci sono delle differenze: «Intorno ai giallorossi c’è un calore smisurato, anche perché il “Via del Mare” è sempre gremito da 25/27mila spettatori che fanno sentire la loro spinta costantemente. Il club toscano dispone di uno stadio meno capiente e di un minore seguito, ma i tifosi fanno comunque sentire la propria passione. Nei momenti di difficoltà, però, la squadra salentina deve convivere con maggiori pressioni rispetto a quella empolese che, da questo punto di vista, è più tranquilla».