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Lecce viaggia in linea di galleggiamento. Una spinta dal mercato?

Pierpaolo Verri

È così giunto il tempo dei primi bilanci parziali, benché questa serie A non dia troppo spazio per riflettere sui numeri

LECCE - Il pareggio casalingo contro il Genoa ha chiuso il girone d’andata del campionato per il Lecce. È così giunto il tempo dei primi bilanci parziali, benché questa serie A non dia troppo spazio per riflettere sui numeri. Sabato pomeriggio, infatti, i giallorossi saranno chiamati all’importante sfida salvezza sul campo dell’Empoli, un altro snodo cruciale in un momento delicato della stagione. Lo 0-0 del «Via del Mare» contro il Genoa è stato tuttavia per certi aspetti emblematico di ciò che è stato il Lecce nella prima metà del campionato. Più che di «vorrei ma non posso», si potrebbe parlare di «vorrei ma non riesco».

La squadra di Marco Giampaolo, nella sfida contro il grifone, è scesa in campo indubbiamente con il giusto atteggiamento, tenendo bene le distanze fra i reparti e proponendo un convincente giro palla. È mancato però il gol, problema atavico che questa squadra si porta dietro ormai da agosto. I numeri, infatti, non mentono. Con appena undici reti segnate il Lecce è il peggior attacco non soltanto della serie A, ma di tutti i migliori cinque campionati europei. Un dato sicuramente preoccupante, che diventa però meno allarmante nel momento in cui viene riletto nell’ottica della cura Giampaolo. Da quando è arrivato il tecnico abruzzese, infatti, il ruolino di marcia della formazione salentina è stato in linea con la media salvezza, dal punto di vista realizzativo e dal punto di vista dei punti ottenuti. Con Giampaolo in panchina, il Lecce ha ottenuto otto punti in sette partite, segnando sei reti, più di quanti messi a segno nelle precedenti 12 uscite della gestione tecnica di Luca Gotti.

Benché il pareggio con il Genoa sia stato accolto con qualche mugugno a fine partita da parte del pubblico di casa, in questo momento l’ambiente giallorosso deve trovare la forza di compattarsi per continuare a dire la sua in una lotta salvezza che si sta rivelando più agguerrita che mai. Dall’Empoli al dodicesimo posto, fino al Venezia alla penultima piazza in classifica ci sono appena sei punti. Nel mezzo c’è il Lecce a quota 17, al terzultimo posto a pari punti con il Cagliari. Tante squadre raccolte in un fazzoletto e una classifica in continua evoluzione, fattori che rendono impossibile qualsiasi tipo di calcolo. La certezza, in tutto ciò, è che, seppur fra alti e bassi, il Lecce ha dimostrato di avere le carte in regola per centrare quella che sarebbe la storica terza salvezza consecutiva in serie A.

Tuttavia, la sessione di calciomercato invernale in corso si presenta come un momento fondamentale per rinforzare ulteriormente una rosa certamente competitiva, ma bisognosa di necessari correttivi. Nelle valutazioni sul rendimento della squadra salentina bisogna considerare anche il peso specifico che hanno avuto gli infortuni. Le assenze di Kialonda Gaspar e Lameck Banda non vanno certo sottaciute, trattandosi di due titolari con caratteristiche uniche nella rosa a disposizione di Giampaolo. Lo stesso vale per i problemi fisici che hanno rallentato il rendimento di Medon Berisha, il regista ideale per il gioco del tecnico abruzzese, che presto potrà tornare a contare sul metronomo albanese, a differenza di Gaspar e Banda che invece resteranno più a lungo ai box. Così, la palla passa adesso all’area tecnica composta dal responsabile Pantaleo Corvino e dal direttore sportivo Stefano Trinchera.

Il primo acquisto, ovvero Jesper Karlsson, è certamente funzionale al gioco dei giallorossi. Sulle fasce in chiave offensiva, infatti, era evidente la necessità di un innesto di qualità, capace di aumentare il tasso di pericolosità della squadra. Adesso l’attenzione è rivolta anche sul reparto arretrato, dove sono necessari gli acquisti di un difensore centrale e di un terzino destro, entrambi potenziali titolari. Questa potrebbe essere la settimana decisiva per Elseid Hysaj, laterale difensivo di proprietà della Lazio: trattativa non semplice anche per il costo dell’ingaggio dell’esperto difensore albanese, ma la società giallorossa è pronta a calare l’affondo. E poi? Nelle dichiarazioni dei protagonisti sono queste le uniche pedine mancanti, ma attenzione alle sorprese. In mezzo al campo, ad esempio, si ha la sensazione che possa mancare una mezzala di inserimento in grado di garantire gol e qualità dalla trequarti in su. Le soluzioni adottate finora da Giampaolo in quella posizione, infatti, non hanno dato i frutti sperati, come testimoniano i numeri realizzativi. Il Lecce c’è, questo è certo, ma per essere pienamente competitivo manca ancora qualcosa e il calciomercato è un’occasione da non mancare per rinforzare ulteriormente la squadra.

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