il fatto
Biometano, si accende lo scontro politico sull’impianto fra Lecce e Surbo
Il sindaco surbino Ronny Trio è già sulle barricate insieme al Pd e al movimento Con
Il progetto per un impianto in località Cafore, all’interno del territorio di Lecce confinante con Surbo, ha fatto scattare l’allarme. Il sindaco surbino Ronny Trio è già sulle barricate insieme al Pd e al movimento Con.
Si tratta di un progetto della società Agrienergia Circolare Srl 6, con sede a Roma (interamente partecipata da un fondo di investimento) per la realizzazione di un «impianto agricolo di digestione anaerobica per la produzione di biometano da 500 Sm3/h da immettere nella rete Snam» (come si legge nel titolo della relazione tecnica illustrativa depositata a Lecce).
L’assessore ai Lavori pubblici, Gianpaolo Scorrano, ha criticato l’atteggiamento del sindaco di Surbo, che ha espresso il suo secco “no” senza prima attendere la conferenza dei servizi, «alla quale ha chiesto di partecipare, pur non avendo titolo (perché il progetto riguarda solo il territorio leccese)».
Scorrano non si sbilancia e assicura che l’amministrazione Poli Bortone vigilerà, esaminerà documenti e luoghi e valuterà i possibili effetti sulla base degli insediamenti già operativi.
Nei giorni scorsi tre consiglieri di opposizione di Surbo, insieme alle segreterie del Pd, hanno chiesto alle istituzioni di stoppare il progetto.
Ieri, i circoli cittadini di Surbo, Trepuzzi e Squinzano del movimento CON, insieme al gruppo leccese, hanno espresso forte preoccupazione per la proposta progettuale presentata a Lecce da parte della società Agrienergia Circolare Srl 6. I consiglieri comunali leccesi Antonio De Matteis, Andrea Fiore, Marco De Matteis, Christian Gnoni e Giovanni Occhineri contestano la scelta della localizzazione per questo impianto, «che è stata individuata - sostengono - a ridosso di pregiate strutture ricettive e in un’area già fortemente compromessa dalla presenza di altri impianti situati a poche centinaia di metri dal sito in questione». L’appello alle istituzioni è di non aumentare lo «stress ambientale» in quella zona e di trovare una localizzazione alternativa.