il caso
Lecce, servono 3 milioni di euro per la riqualificazione: il Campo Coni può attendere
La notizia è che i soldi non ci sono e nemmeno il numero di dipendenti necessario a individuare le risorse del Pnrr
Il vicesindaco Roberto Giordano Anguilla, ieri ha dichiarato in Commissione Edilizia sportiva che ci vogliono circa 3 milioni di investimento per riqualificare il campo Montefusco. La notizia è che i soldi non ci sono e nemmeno il numero di dipendenti necessario a individuare le risorse del Pnrr per far rinascere il cosiddetto “campo Coni”, che oggi si presenta gravemente danneggiato sul piano strutturale e degli impianti sportivi. «La priorità è lo stadio di Lecce, poi bisognerebbe concentrarsi sul campo Coni, risorse umane permettendo: sono operativi solo 35 dipendenti nel settore Lavori Pubblici, ma il testo unico degli enti locali ne prevede il doppio per coprire il fabbisogno di una città come Lecce», ammette il numero due della giunta Poli Bortone. Il vicesindaco ha chiarito in Commissione che per il campo Montefusco il primo intervento necessario riguarda l’illuminazione nella parte vicina al campo militare, poi è urgente il rifacimento della pista di atletica e della zona dei campetti.
Il consigliere di maggioranza Luigi Quarta Colosso ha contestato il sit-in inscenato da Cgil e opposizione all’ingresso del parco e si è riaperto lo scontro sulla vexata quaestio dei tornelli. Il centrodestra torna a chiarire che il blocco degli accessi sarà posizionato all’ingresso della pista, perché viene utilizzata impropriamente.
L’ex assessore Marco De Matteis ha obiettato che nella scorsa commissione si parlava di tornelli per la sicurezza del parco: «Negli ultimi mesi siete diventati campioni nel rigirare la frittata, iscrivetevi a qualche associazione del campo Montefusco». Il consigliere Antonio De Matteis propone il sistema della videosorveglianza anziché i tornelli. Foresio dichiara che nel 2017 il “Coni” sembrava un campo di patate, che il centrosinistra ha prolungato l’apertura dalle 19 alle 23 (i dipendenti della Lupiae protestarono), e che fu acquisita l’area militare facendolo diventare di 11 ettari. Poi la domanda che resta inevasa: dove si trova il milione per rifare la pista, secondo il progetto già redatto? L’assessore Giancarlo Capoccia chiude la riunione in un clima infuocato: «C’è già un regolamento che autorizza l’accesso alla pista, che è riservata alle associazioni riconosciute dal Coni. Noi elaboreremo un nuovo regolamento per migliorare la fruizione del parco. Il tornello è già installato e non funzionante in uno degli ingressi: noi lo metteremo all’ingresso della pista».