La curiosità

Raccolti i luppoli da birra made in Salento e presto anche la prima «malteria» del territorio

Fabiana Pacella

Il luppoleto a Leverano si estende su 10mila metri quadri. Coltivatori pronti a riunirsi in cooperativa

In Salento si coltiva il luppolo, ingrediente cardine per dare alle birre il gusto amaricante ma al contempo pianta che cresce solo in condizioni particolari dal punto di vista climatico, e soprattutto in paesi freddi.

Non un miracolo né una casualità, perché quello che accade a Leverano in provincia di Lecce, è frutto di uno studio attento che mette insieme le braccia degli uomini della terra, lo studio dell’università, la visione dell’imprenditore.

Dopo il terzo anno di raccolta di luppoli su 10mila metri quadri nei pressi del birrificio artigianale birra Salento, la scommessa della terra è stata vinta e si può pensare al prossimo step: creare una cooperativa ad hoc aperta contadini e proprietari terrieri che vogliono farne parte, concedendo nuove possibilità all’agricoltura locale.

Non solo. La terra votata alla coltivazione della vite e alla produzione di vini storici, è terra di birre artigianali a filiera 100% locale. Un cerchio che si chiude.

In principio fu la scommessa sull’orzo da birra, oggi coltivato su oltre 200 ettari, in collaborazione col Dis.Te.Ba. dell’Unisalento, una scommessa vinta attraverso le varietà Concerto e Odissey. Poi è stata la volta dei luppoli.

Sperimentazione dopo sperimentazione sono cresciuti sani e forti luppoli di varietà Cascade, Brewers Gold, Chinook, Columbus, Nugget, Comet, dall’America e dal Nord Europa (che oggi conferiscono il gusto inconfondibile ad una session ipa e ad una american ipa realizzate con il 100% di ingredienti del nostro territori tra malto d’orzo e luppolo in fiore appena raccolto).

Ultimo anello della catena brassicola 100% salentina, l’inaugurazione della malteria a pochi metri dai campi di luppolo e orzo, fra pochi giorni. La prima malteria del Salento.

«Siamo al terzo anno di raccolta - spiegano da Birra Salento - e considerando che la pianta diventa più rigogliosa tanto più passa il tempo, la quantità di fiori dell’annata 2024 sarà decisamente superiore a quella delle stagioni passate».

La malteria ai nastri di partenza, la prima del sud Italia, è tributo al territorio e all’ impegno per garantire prodotti a filiera agricola locale. Sorge dove un tempo c’era un casolare poi abbandonato, immersa nei 20 ettari in cui prendono di fatto forma le distese d’orzo locale coccolato e mietuto a giugno che sarà d’ora in poi maltato sul posto. A conferire il tocco amaricante alle birre, i luppoli che crescono accanto, protagonisti della festa del raccolto in settembre per poi finire, anche loro in malteria, dove una parte viene essiccata e trasformata in pellet.

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