La gara
Lecce, Galleria Mazzini si fa bella: gli architetti pronti alla sfida
Il presidente Marcucci: «Il concorso punta sulla qualità». Un luogo centrale nella vita della città, punto di snodo importante per attività economiche e servizi
La galleria Mazzini di Lecce è pronta a recuperare il suo fascino grazie a un concorso di progettazione che ha come obiettivi la bellezza e la funzionalità. La pubblicazione del bando è frutto di una collaborazione tra l’Agenzia regionale per la casa e l’abitare Arca-Sud Salento, la Regione Puglia, il Comune di Lecce e gli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri.
L’ordine degli architetti e Arca Sud Salento hanno predisposto la documentazione di gara di quello che è un concorso su scala internazionale, dove i professionisti saranno chiamati a confrontarsi con l’esigenza di una nuova configurazione, di grande qualità estetica, sostenibile flessibile e inclusiva, per una parte così rilevante e vitale della città di Lecce.
Galleria Mazzini infatti, è un luogo centrale nella vita della città, punto di snodo importante per attività economiche e servizi, diventato sempre più nel tempo anche spazio pienamente vissuto nel tempo libero. Un vero e proprio salotto urbano insomma, che il concorso punta a riqualificare con un profilo estetico e funzionale riconosciuto e riconoscibile.
«L’obiettivo del concorso di progettazione e del lavoro svolto in questi mesi - sottolinea il presidente dell’Ordine degli architetti di Lecce Tommaso Marcucci - è poter contare su progetti di assoluta qualità per immaginare il nuovo volto e le nuove funzioni della Galleria. Per noi architetti si tratta di un’occasione assolutamente sfidante, che conferma la rilevanza del concorso di progettazione in due fasi anche per la rigenerazione e la riqualificazione dello spazio urbano, e apre all’apporto del mondo delle competenze per poter contare su soluzioni all’altezza del valore dell’intervento e delle attese che si sono generate. Galleria Mazzini, insieme all’omonima piazza è, con piazza Sant’Oronzo, uno dei cuori della città, il che ci restituisce pienamente anche l’importanza di quanto pubblicato sulla piattaforma dedicata e la necessità di ridisegnare le connessioni tra questo spazio e l’area circostante».