La decisione
Mafia, minacce al giudice leccese Francesca Mariano: assegnata la scorta. Protezione anche per il sostituto procuratore Carmen Ruggiero
Il tutto sarebbe riconducibile all'ordinanza antimafia dello scorso luglio nei confronti di 22 persone indagate per associazione di tipo mafioso, narcotraffico, estorsione, in diversi comuni del Brindisino e a Lecce, Taranto, Foggia, Trani e Corato
LECCE - Il giudice per le indagini preliminari Francesca Mariano, in servizio al Tribunale di Lecce, ha ricevuto nelle scorse settimane minacce di morte, ed è pertanto stata messa sotto scorta. Una decisione presa dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza dopo una riunione ad hoc, a garanzia della sua incolumità.
Nel frattempo è stata aperta un’indagine per verificare la fondatezza delle minacce: il tutto sarebbe riconducibile all'ordinanza antimafia dello scorso luglio nei confronti di 22 persone indagate per associazione di tipo mafioso, narcotraffico, estorsione, in diversi comuni del Brindisino e a Lecce, Taranto, Foggia, Trani e Corato.
AGGIORNAMENTO
Non è solo il giudice Maria Francesca Mariano, dell’ufficio gip/gup del Tribunale di Lecce, ad essere sottoposta a tutela per le minacce di morte contenute in una missiva intercettata nel carcere di Lecce. Da agosto scorso - si apprende oggi - lo stesso servizio di protezione è stato disposto dal prefetto di Lecce, Luca Rotondi, nei confronti del sostituto procuratore della Dda Carmen Ruggiero. Si tratta del magistrato titolare dell’inchiesta che lo scorso 18 luglio ha colpito il clan della Scu Lamendola-Cantanna con 22 arresti disposti dal gip Mariano.
La pm salentina sarebbe stata la prima, quindi, a ricevere una missiva contenente minacce di morte, anche questa intercettata nel carcere di Lecce, la cui origine viene attribuita dagli investigatori proprio all’operazione contro il presunto sodalizio mafioso dedito alle estorsioni e al traffico di droga.
LA SOLIDARIETA' DEL CONSIGLIO REGIONALE
«Coloro che agiscono nelle sacche buie e sporche della nostra società, muovendosi all’interno dei contesti criminali e mafiosi, sappiano che accanto alle magistrate Francesca Mariano e Carmen Ruggiero c'è un esercito della legalità: siamo tutti noi pugliesi per bene, cittadini e istituzioni, e non abbiamo paura». Lo ha detto la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, commentando la notizia delle due magistrate del Tribunale di Lecce sotto scorta dopo aver ricevuto minacce di morte.
«Mariano e Ruggiero - prosegue Capone - non sono sole. E il coraggio che le guida nelle loro inchieste contro la mafia, che di recente hanno portato a un’ordinanza contro 22 presunti mafiosi, deve guidare il nostro agire quotidiano affinché ogni illegalità in Puglia trovi davanti un muro invalicabile. A entrambe rivolgo il mio più sincero ringraziamento per il loro lavoro che consente a tutti noi tutti di vivere le nostre vite più libere e serene. E sento di poter assicurare loro che la Puglia intera è al loro fianco. Il loro sacrificio di vivere sotto scorta, che comporta di fatto una limitazione alla loro libertà, non sarà vano. E sono certa che i responsabili delle minacce che hanno ricevuto saranno presto assicurati alla giustizia».