il caso

Uccise fidanzata a 17 anni nel Salento, lascia istituto minorile per il carcere

Trasferito Lucio Marzo, oggi 24enne: confessò l'omicidio di Noemi Durini

LECCE - Il 24enne Lucio Marzo, reo confesso dell’omicidio della fidanzata Noemi Durini, uccisa il 3 settembre del 2017 a Castrignano del Capo quando aveva 16 anni, sconterà il resto della condanna a 18 anni e 8 mesi per omicidio volontario, premeditato e pluriaggravato, nella casa circondariale di Sassari e non più nell’Istituto penitenziario minorile di Quartuccio, in provincia di Cagliari, dov'era detenuto da quando aveva 17 anni e da dove è stato trasferito nelle scorse ore.

Il trasferimento segue la richiesta dell’avvocato Valentina Presicce, legale di Imma Rizzo, la madre di Noemi, inoltrata al ministro della Giustizia e al capo del dipartimento per la Giustizia minorile. L’istanza è stata presentata in seguito a quanto accaduto lo scorso 11 agosto quando Lucio Marzo in permesso premio era stato fermato ubriaco alla guida di un’autovettura con il rischio - commenta Presicce - «di provocare incidenti e mettere in pericolo l’incolumità di altre persone». «Dopo sei anni di detenzione - prosegue l’avvocato - Lucio Marzo risulta ancora pericoloso per la società quindi non ha più senso la sua permanenza in un carcere minorile».

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